#19LivesOnColors: blazer o giacca? Scopriamo le differenze
Diciannovesimo appuntamento con la rubrica curata da Lorella Piperis
mercoledì 21 aprile 2021
11.43
Siamo giunti al diciannovesimo appuntamento con la rubrica #LivesOnColors. Anche se un po' timida è arrivata la primavera, e ogni cambio stagione che si rispetti ha il suo cambio armadio. Oggi parleremo di giacche e blazer. Per chi non conoscesse la differenza, la giacca è sempre abbinata a pantalone o gilet dello stesso colore e tessuto, mentre il blazer nasce come capo unico ed è possibile abbinarlo a jeans, pantaloni di tessuti e colori differenti.
Da sempre, è un capo rivisitato e stravolto da tutte le aziende d'abbigliamento che ne modificano i tagli e i materiali per ogni stagione. Le prime giacca nascono nel XIV secolo in Francia, infatti a causa della carestia e delle epidemie, il popolo cominciò a ribellarsi per le proprie condizioni. Furono chiamate le rivolte delle jacquerie, termine con cui i nobili chiamavano i contadini. Jacque, in italiano significa giacca, a quei tempi erano vestiti corti, semplici e apribili. Venivano usati come soprabiti. Il termine sartoriale blazer deve le sue origini alle giacche rosse della Lady Margaret Boat Club (1825), il club di canottaggio del St. John College di Cambridg. In inglese blaze vuol dire fiamma e nel nacque per indicare il tessuto rosso brillante.
La giacca nasce per essere indossata dagli uomini, ma nell'abbigliamento femminile la ritroviamo già agli inizi del settecento nei modelli più corti e sfiancati. Tra i modelli femminili più antichi abbiamo: caraco, bolero e spencer.
- Caraco: casacca aderente, con maniche aderenti a tre quarti con ampia scollatura e chiusa con lacci e ganci;
- Bolero: tipicamente spagnolo, colorato con rifiniture tondeggianti. In estate, era sempre abbinato al tessuto dell'abito, in inverno era rigorosamente di pelliccia;
- Spencer: si diffonde in epoca napoleonica, era lunga appena sotto il seno ed era utilizzata per coprire le scollature, il che la rendeva adatta al passeggio e alle occasioni serali.
La comodità di indossare gli abiti comodi maschili è concessa alle donne impegnate in attività patriottiche durante la Grande Guerra. Finalmente abbiamo giacche lunghe fino al bacino con grandi tasche, patte e bottoni, con riferimenti militari, abbinate a gonne semplici. Da qui nacque il tailleur del periodo bellico.
Successivamente avremo i modelli più iconici e ancora oggi riproposti sempre in forme diverse, iconici e preziosi, tra cui Dior, Chanel e Armani:
Da sempre, è un capo rivisitato e stravolto da tutte le aziende d'abbigliamento che ne modificano i tagli e i materiali per ogni stagione. Le prime giacca nascono nel XIV secolo in Francia, infatti a causa della carestia e delle epidemie, il popolo cominciò a ribellarsi per le proprie condizioni. Furono chiamate le rivolte delle jacquerie, termine con cui i nobili chiamavano i contadini. Jacque, in italiano significa giacca, a quei tempi erano vestiti corti, semplici e apribili. Venivano usati come soprabiti. Il termine sartoriale blazer deve le sue origini alle giacche rosse della Lady Margaret Boat Club (1825), il club di canottaggio del St. John College di Cambridg. In inglese blaze vuol dire fiamma e nel nacque per indicare il tessuto rosso brillante.
La giacca nasce per essere indossata dagli uomini, ma nell'abbigliamento femminile la ritroviamo già agli inizi del settecento nei modelli più corti e sfiancati. Tra i modelli femminili più antichi abbiamo: caraco, bolero e spencer.
- Caraco: casacca aderente, con maniche aderenti a tre quarti con ampia scollatura e chiusa con lacci e ganci;
- Bolero: tipicamente spagnolo, colorato con rifiniture tondeggianti. In estate, era sempre abbinato al tessuto dell'abito, in inverno era rigorosamente di pelliccia;
- Spencer: si diffonde in epoca napoleonica, era lunga appena sotto il seno ed era utilizzata per coprire le scollature, il che la rendeva adatta al passeggio e alle occasioni serali.
La comodità di indossare gli abiti comodi maschili è concessa alle donne impegnate in attività patriottiche durante la Grande Guerra. Finalmente abbiamo giacche lunghe fino al bacino con grandi tasche, patte e bottoni, con riferimenti militari, abbinate a gonne semplici. Da qui nacque il tailleur del periodo bellico.
Successivamente avremo i modelli più iconici e ancora oggi riproposti sempre in forme diverse, iconici e preziosi, tra cui Dior, Chanel e Armani:
- Giacca Dior, modello bar, simbolo del New look che costituì il ritorno al lusso e alla femminilità, color crema, vita strettissima, spalle appena segnate, piccoli revers abbottonata fino al collo, indossata con ampie donne a corolla.
- Giacca Chanel: sempre presente nel new look rappresenta ancora oggi un must di eleganza nel mondo. La linea quadrata della giacca, il taglio essenziale, l'assenza del colletto, spalle misurate e l'aplomb perfetto la rendono facile da portare e sempre elegante.
- Armani: la Signora Giacca, siamo negli anni '70, e Armani stravolge il modo di indossare la giacca classica, quella maschile. La destruttura completamente, elimina fodere, imbottiture, rinforzi. abbandona le regole sartoriali che imponevano formalità e rigidità, ammorbidisce le linee che scivolano fluide sul corpo.
- Stile Naturale: giacca con collo morbido, destrutturata, manica a tre quarti;
- Stile Glamour: giacca sfiancata, senza collo, dettagli e applicazioni glitter o laminate:
- Stile Creativo: giacca bicolor, con applicazioni divertenti, stampe contrastanti e tagli innovativi e generalmente modelli destrutturati;
- Stile Vintage: giacche strutturate, ben rifinite, tagli avvitati e spalline esagerate, solitamente hanno bottoni gioiello e fantasie tappezzeria; abbinata a gonne o pantaloni che richiamano le stesse applicazioni;
- Stile Fashion: attualmente il blazer fashion è caratterizzato da volumi ampissimi e spalline pronunciate, un bottone e passano dai colori naturali ai colori fluo;
- Stile minimal/classico: solitamente caratterizzato da giacche e meno tailleur chi si riconosce in questo stile avrà nel suo armadio;
- Stile Comfy: giacca molto over colori neutri, spalline ampie e tagli dritti, va portata sbottonata abbinandola a felpe over e pantaloni in felpa solitamente abbinata a sneakers;