343 anni al clan Conte, Avviso Pubblico: «Insieme per sconfiggere le mafie»

Il vice presidente Abbaticchio, già sindaco di Bitonto: «Sentenza storica per una città ferita nell'anima»

giovedì 13 luglio 2023 20.25
A cura di Nicola Miccione
«Una sentenza storica per una città ferita nell'anima. Poche attenuanti riconosciute e un segnale forte per chi crede ancora che la mafia sia imbattibile». A dirlo è Michele Abbaticchio, vice presidente nazionale di Avviso Pubblico, dopo le 42 condanne, per ben 343 anni, inflitte per il traffico di droga con epicentro a Bitonto.

Un colpo durissimo al clan Conte e ai vari gruppi mafiosi bitontini, responsabili pure dell'omicidio di una vittima innocente come Anna Rosa Tarantino, uccisa per sbaglio il 30 dicembre 2017 durante una sparatoria per la gestione delle piazze di spaccio. «Due mesi fa - rammenta Abbaticchio - Avviso Pubblico ha ricordato la vicenda di Anna Rosa col docufilm "La Mafia ha paura Storia di un Sud che può vincere", diretto da Marco Agostinacchio e prodotto dalla nostra associazione».

«Il lavoro dei magistrati scrive un ulteriore capitolo di questa storia, che si affianca a quella di una comunità intera che in quell'occasione ha trovato il coraggio di ribellarsi. Da sindaco, infatti, ho portato Bitonto per la prima volta a costituirsi parte civile in un processo di mafia», conclude. La sentenza del processo "Market Drugs" lancia un messaggio importante a tutta la città: se istituzioni locali, cittadini, forze di polizia e magistratura si uniscono, le mafie possono essere battute.

«Un plauso anche alle forze dell'ordine, agli organi di polizia giudiziaria e alla magistratura per le attività di indagine e per i successivi provvedimenti adottati con la sentenza odierna nell'ambito dell'operazione "Market Drugs"», è invece il commento di Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto, che lo scorso 30 dicembre, nel giorno dell'anniversario, s'è riunito insieme ai familiari delle vittime, alle autorità civili e militari a Porta Robustina per ricordare l'anziana Anna Rosa Tarantino.

«Ho sempre sostenuto che tutti quanti, amministratori e cittadini, debbano riporre la propria fiducia nelle forze di polizia e negli organi di giustizia che esercitano il loro dovere nell'interesse esclusivo della legalità», le parole del primo cittadino. «È evidente che notizie come questa - dice Ricci in una nota redatta a poche ore dalle condanne del Tribunale di Bari dopo il giudizio di primo grado - dicono che la via della illegalità, della criminalità e del guadagno facile è sempre perdente».

«Nell'ambito dei nostri ruoli e dei nostri compiti - prosegue Ricci - continueremo ad affiancare tutti gli organi preposti nel contrasto ad ogni fenomeno criminoso attraverso i buoni esempi e soprattutto le buone azioni che, come una comunità sana, siamo in grado di offrire quotidianamente», conclude il sindaco di Bitonto.