42enne di Bitonto ritrovata morta in casa, fascicolo in Procura. Si indaga

Inquirenti al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della morte, che potrebbe essere stata determinata da svariati fattori

lunedì 8 gennaio 2024 10.10
Una storia di confine. Tra le nostre strade, nel centro della nostra città, avvenuta in un contesto benestante e socialmente integrato. Eppure quanto accaduto alla 42enne bitontina Milena Gramegna è in fase di accertamento sulla scrivania del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Ignazio Abbadessa.

È tra le mani del sostituto procuratore che è stato consegnato tutto il materiale documentale riguardante la donna, raccolto dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Bitonto, convocati post mortem, assieme ai colleghi della Scientifica. Diverse le persone escusse a teste - tra famigliari, amici e alcuni conoscenti - per ricostruire l'esatta dinamica della morte che potrebbe essere stata determinata da svariati fattori. Tutti da verificare e analizzare con precisione.

Era fine novembre quando agli uffici comunali dei Servizi Sociali è arrivata la segnalazione dei condomini di un palazzo al civico 144 di via Mazzini, che avevano avvertito olezzi persistenti e condizioni di scarsa igiene provenire da un appartamento al quarto piano abitato da due donne, madre e figlia. È il 2 gennaio quando la signora Gramegna è morta. La donna è stata trovata seduta su una sedia a rotelle, rachitica, con delle ulcere trofiche negli arti inferiori, oltre ad un pannolone.

Per l'accertamento del decesso, oltre agli operatori sanitari del 118, sono arrivati anche gli agenti della Polizia di Stato. Tutti gli accertamenti effettuati sono stati inviati al pubblico ministero di turno. Sarà la Procura a valutare se ci sarà da aprire un fascicolo per accertare eventuali responsabilità sulla morte della donna.