A Bitonto archeologia, storia e cultura diventano un festival

Sarà incentrato sul tema del lavoro in ogni epoca e abbraccerà anche pittura e fotografia

giovedì 20 agosto 2020 7.08
Si chiama CultOra Festival – Ex labore to works la serie di eventi in programma a Bitonto dal 30 agosto al 30 settembre organizzati dalla Fondazione De Palo-Ungaro, con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia e in collaborazione con il Museo Diocesano "Mons. Marena" e il Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto.

«L'intervento progettuale – spiegano gli organizzatori - ha la finalità di valorizzare ed offrire un evento culturale divulgativo e trasversale tra le diverse conoscenze e arti, con un occhio rivolto ai peculiari mutamenti d'ognuno. Fulcro dell'intero progetto, articolato in più giorni, sarà il lavoro nelle sue diverse declinazioni nel tempo. Durante queste giornate, ci saranno alcune mostre, ivi compresa anche un'esposizione di utensili del Museo della Civiltà Contadina».
Si parte il 30 agosto nel Museo Diocesano "Mons. Marena" con la mostra a cura di Francesco Paolo Del Re dal titolo Conversazioni con Francesco Speranza per raccontare alcuni aspetti della pittura del grande maestro bitontino. Sei dipinti di Speranza, esemplificativi dei diversi aspetti della sua ricerca artistica si pongono in dialogo con i dipinti di alcuni pittori pugliesi viventi (Pierluca Cetera, Pietro Di Terlizzi, Damiano Azzizia, Francesco Cuna, Luigi Presicce).

La sera del 13 settembre, invece, nella splendida cornice del chiostro del Museo Diocesano, si offrirà una panoramica sul lavoro e sui lavori nelle diverse epoche: gli ospiti saranno Giuliano Volpe e Daniele Maria Pegorari, professori dell'Università degli Studi di Bari, che accompagneranno il pubblico attraverso un percorso illustrativo di alcuni aspetti del lavoro in epoche e in contesti differenti tra loro.
La sera del 17 settembre si alterneranno personalità dello spettacolo, del cinema e del teatro per discutere di lavoro all'interno dell'"industria" in questo particolare periodo storico e come essa si è evoluta nel corso del tempo, seguendo esigenze e necessità che il panorama culturale richiedeva.
Il 18 settembre verrà presentato un libro, Il suono del Tempo, rivolto a ipovedenti e non-vedenti realizzato dall'artista Carmela Sivo. Un'opera che nasce dalla volontà di coinvolgere i ragazzi, con una narrazione fantastica ambientata al tempo dei Peucezi per stimolare, oltre alla vista e al tatto, anche il suono.
In questo modo sono stati inseriti elementi didattici attraverso il racconto, con il riferimento a reperti presenti oggi nel Museo Archeologico della Fondazione.

Dal 24 settembre al 10 ottobre, presso il Museo Archeologico, sarà possibile visitare la mostra fotografica Getting back: dalla crisi della pandemia alla riappropriazione degli ambienti del vivere comune. Il progetto vede la partecipazione di tredici artisti maestri dell'arte fotografica quale invito rivolto alla collettività a godere dell'arte nello spirito della ritrovata socialità. L'inaugurazione sarà preceduta da un dialogo a due voci sul tema "Lavorare nell'ombra" con Gaetano Centrone e Sabino Paparella.