A Bitonto banda ultralarga già in 13mila case. Abbaticchio: «Aumentano i servizi»
Per il sindaco è la «scelta da seguire per accrescere il valore degli immobili»
lunedì 20 luglio 2020
8.33
Aumentare il numero e la qualità dei servizi a disposizione dei residenti per far lievitare il valore delle unità immobiliari della città. È in quest'ottica che si inserisce, secondo il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, l'accordo stretto con la Open Fiber, operatore del mercato all'ingrosso dei servizi di telecomunicazione, che da alcuni mesi sta cablando la città con la banda ultralarga grazie alla fibra ottica portata direttamente nelle case degli utenti.
«Dal 2012 abbiamo dato priorità all'aumento dei servizi –ha detto Abbaticchio aggiornando sulla prosecuzione dei lavori – agli incentivi alle ristrutturazioni e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente fermando il consumo del suolo e la cementificazione. In questa direzione abbiamo sinora favorito la creazione di nuovi parchi e di attrezzature sportive che portano all'aumento del valore degli immobili dei nostri concittadini, così come sta accadendo ora con un cablaggio di altissimo valore tecnologico a costo zero per la comunità. Una infrastruttura comune a pochissimi enti locali pugliesi che rende anche più competitive le nostre imprese. Ci dispiace per i disagi occorsi sugli interventi sulle strade ma non si possono realizzare infrastrutture senza toccare l'asfalto che, comunque, dopo due mesi viene rimesso a posto con manto viario definitivo. Ringrazio tutti i cittadini che in questi mesi stanno comunque segnalando le problematiche occorse perché ci danno la possibilità di spiegare o intervenire».
La Open Fiber conta di chiudere entro un anno i cantieri per la realizzazione della nuova rete di telecomunicazioni a 1 Gigabit.
«Buona parte di Bitonto – spiegano dall'azienda - può già usufruire di una connettività all'avanguardia. Sono circa 13mila le unità immobiliari bitontine già raggiunte dalla infrastruttura di telecomunicazioni a banda ultralarga costruita in modalità FTTH (Fiber To The Home, cioè la fibra fin dentro casa) l'unica in grado di restituire velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi. Per il cablaggio complessivo di 19mila unità immobiliari – abitazioni private, attività commerciali, uffici – Open Fiber sta investendo fondi propri per circa 7 milioni di euro. Operazione che procede in linea col cronoprogramma inizialmente stilato e condiviso con l'amministrazione comunale, con la conclusione dei lavori prevista entro 18 mesi dall'avvio dei cantieri».
«La collaborazione instaurata con il Comune di Bitonto – scrivono ancora da Open Fiber - e i competenti uffici tecnici è alla base della rapidità con la quale stanno procedendo i lavori. Un progetto, quello di Open Fiber, nato con la finalità di limitare il più possibile l'impatto degli scavi e gli eventuali disagi per la comunità. È infatti previsto il riuso di infrastrutture già esistenti: dei 146 chilometri che formano la nuova e capillare rete di telecomunicazione a banda ultralarga, ben 70 sono costituiti da impianti interrati o aerei già presenti in città. Complessivamente verranno stesi 770 chilometri di cavi in fibra ottica. Gli scavi, a Bitonto come nel resto d'Italia, vengono eseguiti prevalentemente attraverso tecniche sostenibili come la mini-trincea: al taglio su strada largo 10 centimetri ricoperto con malta cementizia di colore rosa contestualmente alla posa dei cavi (ripristino provvisorio) segue dopo almeno 30 giorni (tempo tecnico necessario all'assestamento del terreno) il ripristino definitivo contraddistinto da scarifica e posa dell'asfalto a caldo».
Con la la nuova tecnologia sarà possibile implementare servizi di telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0, videosorveglianza ad altissima definizione, domotica e Internet of Things.
«Dal 2012 abbiamo dato priorità all'aumento dei servizi –ha detto Abbaticchio aggiornando sulla prosecuzione dei lavori – agli incentivi alle ristrutturazioni e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente fermando il consumo del suolo e la cementificazione. In questa direzione abbiamo sinora favorito la creazione di nuovi parchi e di attrezzature sportive che portano all'aumento del valore degli immobili dei nostri concittadini, così come sta accadendo ora con un cablaggio di altissimo valore tecnologico a costo zero per la comunità. Una infrastruttura comune a pochissimi enti locali pugliesi che rende anche più competitive le nostre imprese. Ci dispiace per i disagi occorsi sugli interventi sulle strade ma non si possono realizzare infrastrutture senza toccare l'asfalto che, comunque, dopo due mesi viene rimesso a posto con manto viario definitivo. Ringrazio tutti i cittadini che in questi mesi stanno comunque segnalando le problematiche occorse perché ci danno la possibilità di spiegare o intervenire».
La Open Fiber conta di chiudere entro un anno i cantieri per la realizzazione della nuova rete di telecomunicazioni a 1 Gigabit.
«Buona parte di Bitonto – spiegano dall'azienda - può già usufruire di una connettività all'avanguardia. Sono circa 13mila le unità immobiliari bitontine già raggiunte dalla infrastruttura di telecomunicazioni a banda ultralarga costruita in modalità FTTH (Fiber To The Home, cioè la fibra fin dentro casa) l'unica in grado di restituire velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi. Per il cablaggio complessivo di 19mila unità immobiliari – abitazioni private, attività commerciali, uffici – Open Fiber sta investendo fondi propri per circa 7 milioni di euro. Operazione che procede in linea col cronoprogramma inizialmente stilato e condiviso con l'amministrazione comunale, con la conclusione dei lavori prevista entro 18 mesi dall'avvio dei cantieri».
«La collaborazione instaurata con il Comune di Bitonto – scrivono ancora da Open Fiber - e i competenti uffici tecnici è alla base della rapidità con la quale stanno procedendo i lavori. Un progetto, quello di Open Fiber, nato con la finalità di limitare il più possibile l'impatto degli scavi e gli eventuali disagi per la comunità. È infatti previsto il riuso di infrastrutture già esistenti: dei 146 chilometri che formano la nuova e capillare rete di telecomunicazione a banda ultralarga, ben 70 sono costituiti da impianti interrati o aerei già presenti in città. Complessivamente verranno stesi 770 chilometri di cavi in fibra ottica. Gli scavi, a Bitonto come nel resto d'Italia, vengono eseguiti prevalentemente attraverso tecniche sostenibili come la mini-trincea: al taglio su strada largo 10 centimetri ricoperto con malta cementizia di colore rosa contestualmente alla posa dei cavi (ripristino provvisorio) segue dopo almeno 30 giorni (tempo tecnico necessario all'assestamento del terreno) il ripristino definitivo contraddistinto da scarifica e posa dell'asfalto a caldo».
Con la la nuova tecnologia sarà possibile implementare servizi di telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0, videosorveglianza ad altissima definizione, domotica e Internet of Things.