A Bitonto il cimitero delle auto rubate. Ritrovate dieci in due giorni
Recuperate dalla Polizia di Stato scocche di auto sparite non solo in città, ma anche a Bari, Giovinazzo e Palo del Colle
lunedì 2 maggio 2022
10.08
Un nuovo ritrovamento di auto rubate e sottoposte ad una vera e propria "vivisezione" risale alla scorsa settimana, fra giovedì e venerdì scorso, quando i poliziotti del Commissariato di P.S. di Bitonto, hanno scovato in più punti dell'agro l'ennesimo deposito di auto rubate, alcune già private di pezzi di motore e carrozzeria.
Gli agenti, impegnati in un consueto controllo del territorio finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti d'auto, hanno recuperato tre scocche giovedì e ben sette nella giornata di venerdì per un totale di dieci auto - in particolar modo Bmw e Alfa Romeo - recuperate in due giorni, nascoste sotto gli ulivi nelle campagne. Da un riscontro, i poliziotti hanno verificato, con gli operatori della Lojack, che le vetture erano state rubate a Bitonto, ma anche a Bari, Giovinazzo e Palo del Colle.
Sul posto, inoltre, sono stati ritrovati anche diversi arnesi utilizzati per smontare e sezionare le auto. È probabile che la banda dei ladri fosse sul posto intenta ad operare e che all'arrivo dei poliziotti, ai comandi del dirigente Vittorio Di Lalla, abbia fatto perdere le proprie tracce dileguandosi a piedi. Le indagini sono in corso: si cercherà di risalire agli acquirenti dei pezzi di ricambio, allargando quindi il fronte su questo autentico mercato nero perlustrando le autofficine dell'hinterland.
Purtroppo, il mercato illecito delle auto rubate è inarrestabile e non passa giorno che non vengano effettuate denunce di mezzi rubati. Un fenomeno allarmante i cui dati, forniti ogni anno dal Ministero dell'Interno, confermano che spariscono quasi 9 auto ogni ora. Inoltre, a dispetto di una maggior diffusione di sofisticati sistemi antifurto, i topi d'auto aguzzano l'ingegno e sfidano le tecnologie ai danni non soltanto dei legittimi proprietari, ma anche delle compagnie assicurative.
Un fenomeno, dunque, sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere e proprie organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le autovetture - in particolare nelle campagne di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi - e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei circuiti dei numerosi demolitori compiacenti, utilizzando documentazione solo apparentemente lecita.
Ma qual è il destino dei pezzi di ricambio? La merce riviene venduta sul web, con annunci sui siti di e-commerce. Intanto, però, i ritrovamenti di auto (dieci in due giorni, dodici in un solo giorno il mese scorso, nda), rivelano che le bande criminali hanno scelto le campagne di Bitonto come officine dove smembrare le auto.
Gli agenti, impegnati in un consueto controllo del territorio finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti d'auto, hanno recuperato tre scocche giovedì e ben sette nella giornata di venerdì per un totale di dieci auto - in particolar modo Bmw e Alfa Romeo - recuperate in due giorni, nascoste sotto gli ulivi nelle campagne. Da un riscontro, i poliziotti hanno verificato, con gli operatori della Lojack, che le vetture erano state rubate a Bitonto, ma anche a Bari, Giovinazzo e Palo del Colle.
Sul posto, inoltre, sono stati ritrovati anche diversi arnesi utilizzati per smontare e sezionare le auto. È probabile che la banda dei ladri fosse sul posto intenta ad operare e che all'arrivo dei poliziotti, ai comandi del dirigente Vittorio Di Lalla, abbia fatto perdere le proprie tracce dileguandosi a piedi. Le indagini sono in corso: si cercherà di risalire agli acquirenti dei pezzi di ricambio, allargando quindi il fronte su questo autentico mercato nero perlustrando le autofficine dell'hinterland.
Purtroppo, il mercato illecito delle auto rubate è inarrestabile e non passa giorno che non vengano effettuate denunce di mezzi rubati. Un fenomeno allarmante i cui dati, forniti ogni anno dal Ministero dell'Interno, confermano che spariscono quasi 9 auto ogni ora. Inoltre, a dispetto di una maggior diffusione di sofisticati sistemi antifurto, i topi d'auto aguzzano l'ingegno e sfidano le tecnologie ai danni non soltanto dei legittimi proprietari, ma anche delle compagnie assicurative.
Un fenomeno, dunque, sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere e proprie organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le autovetture - in particolare nelle campagne di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi - e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei circuiti dei numerosi demolitori compiacenti, utilizzando documentazione solo apparentemente lecita.
Ma qual è il destino dei pezzi di ricambio? La merce riviene venduta sul web, con annunci sui siti di e-commerce. Intanto, però, i ritrovamenti di auto (dieci in due giorni, dodici in un solo giorno il mese scorso, nda), rivelano che le bande criminali hanno scelto le campagne di Bitonto come officine dove smembrare le auto.