A Bitonto le generazioni si incontrano per progettare l'ecologia del futuro
Laboratori, esplorazioni e partecipazione nel progetto dell'Oratorio Anspi “S. Agostino”
martedì 28 luglio 2020
6.50
Si chiama "GenerAzioni ECO" il progetto, nato a Bitonto selezionato grazie all'Oratorio Anspi "S.Agostino", insieme all'IISS "Volta – De Gemmis", il liceo scientifico – artistico "Galilei", l'associazione di promozione sociale Mat5, Banco delle Opere di Carità, Legambiente, Arci "Kirikù", Masseria Lama Balice, Centro sociale dell'anziano, l'Accademia "Vitale Giordano", il Gruppo Intini Srl e l'associazione Just Imagine.
«L'intento - spiegano i responsabili dell'iniziativa finanziata dal bando Puglia Partecipa - è promuovere azioni di sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente ed al consumo corretto e consapevole, attraverso esperienze concrete e diversificate di "avvicinamento" al verde e mediante l'attivazione di cantieri civici di progettazione, finalizzati a creare ulteriori azioni di educazione ambientale e solidale. Per raggiungere l'obiettivo si avvierà un processo in grado di non esaurirsi con la conclusione del progetto, ma di continuare perpetuando forme di cittadinanza attiva che coinvolgano non solo le nuove generazioni ma diverse fasce di età, con un approccio intergenerazionale».
«In questo contesto - si legge ancora nella nota - ci si rivolge in particolar modo ai giovani attraverso lo strumento semplice e prezioso del gioco e della magia delle narrazioni, l'esplorazione del territorio, per arrivare alla realizzazione di azioni concrete che vedano i destinatari del progetto diventare protagonisti attivi e consapevoli del processo partecipativo. Investire partendo dall'educazione delle fasce giovanili, affinché si formi quella coscienza civica indispensabile alla vita e al progresso di una comunità. Agire in territori a volte complessi, come possono essere le periferie, rappresenta una ulteriore scommessa che si vuole vincere con la partecipazione e l'impegno di operatori competenti e appassionati».
«Tale approccio di tipo esperienziale-conoscitivo - sono certi gli organizzatori del progetto - va fuori dai luoghi di decisione istituzionali, incontrando la cittadinanza nei luoghi in cui essa vive, imparando a conoscerne criticità e potenzialità, lasciando spazio alla creatività di proposte e soluzioni, risposte concrete che facciano da "semi" sviluppando processi virtuosi di coinvolgimento e coesione territoriale. Laboratori partecipati che siano dei dispositivi di governance flessibili, aperti all'ingresso di nuovi soggetti e capaci di accogliere posizioni culturalmente diverse. L'attivazione di gruppi di lavoro per la definizione di microprogetti sperimentali e il processo partecipativo stesso alterneranno modalità innovative di progettazione: la narrazione, il gioco, le esperienze naturalistiche e sensoriali».
«L'intento - spiegano i responsabili dell'iniziativa finanziata dal bando Puglia Partecipa - è promuovere azioni di sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente ed al consumo corretto e consapevole, attraverso esperienze concrete e diversificate di "avvicinamento" al verde e mediante l'attivazione di cantieri civici di progettazione, finalizzati a creare ulteriori azioni di educazione ambientale e solidale. Per raggiungere l'obiettivo si avvierà un processo in grado di non esaurirsi con la conclusione del progetto, ma di continuare perpetuando forme di cittadinanza attiva che coinvolgano non solo le nuove generazioni ma diverse fasce di età, con un approccio intergenerazionale».
«In questo contesto - si legge ancora nella nota - ci si rivolge in particolar modo ai giovani attraverso lo strumento semplice e prezioso del gioco e della magia delle narrazioni, l'esplorazione del territorio, per arrivare alla realizzazione di azioni concrete che vedano i destinatari del progetto diventare protagonisti attivi e consapevoli del processo partecipativo. Investire partendo dall'educazione delle fasce giovanili, affinché si formi quella coscienza civica indispensabile alla vita e al progresso di una comunità. Agire in territori a volte complessi, come possono essere le periferie, rappresenta una ulteriore scommessa che si vuole vincere con la partecipazione e l'impegno di operatori competenti e appassionati».
«Tale approccio di tipo esperienziale-conoscitivo - sono certi gli organizzatori del progetto - va fuori dai luoghi di decisione istituzionali, incontrando la cittadinanza nei luoghi in cui essa vive, imparando a conoscerne criticità e potenzialità, lasciando spazio alla creatività di proposte e soluzioni, risposte concrete che facciano da "semi" sviluppando processi virtuosi di coinvolgimento e coesione territoriale. Laboratori partecipati che siano dei dispositivi di governance flessibili, aperti all'ingresso di nuovi soggetti e capaci di accogliere posizioni culturalmente diverse. L'attivazione di gruppi di lavoro per la definizione di microprogetti sperimentali e il processo partecipativo stesso alterneranno modalità innovative di progettazione: la narrazione, il gioco, le esperienze naturalistiche e sensoriali».