A Bitonto si rinnova il culto in onore di Santa Rita da Cascia
Ieri, 22 maggio, la tradizionale processione per le vie della città
giovedì 23 maggio 2024
Si è rinnovata ieri, mercoledì 22 maggio, la tradizionale processione dell'immagine di Santa Rita da Cascia, che ha sfilato per le strade di Bitonto. Dopo le messe delle ore 7.00, 8.30, 10.00 e 11.30, la sacra effige della santa umbra ha iniziato il suo giro per le vie della città. Poco prima delle ore 21, poi, ha transitato lungo corso Vittorio Emanuele II, preceduta da tantissimi fedeli che si sono soffermati in preghiera.
LA SANTA
Il vero nome di Santa Rita era Margherita Lotti ed è nata tra il 1371 ed il 1381 a Roccaporena, pochi chilometri da Cascia. La sua vita di madre e moglie fu esemplare, fino all'assassinio del marito, Paolo di Ferdinando di Mancino, e la morte dei suoi figli, momenti tragici della sua esistenza dopo i quali Rita si rifugiò nella preghiera. È in questo momento che deve aver maturato con forza il desiderio di elevare il suo amore ad un altro livello, ad un altro sposo: Cristo.
All'età di circa 36 anni, Rita bussò alla porta del Monastero di Santa Maria Maddalena. Superate le mille difficoltà, con l'aiuto della preghiera ai suoi tre protettori Sant'Agostino, San Nicola Da Tolentino e San Giovanni Battista, finalmente, secondo quanto riportato dagli storici, coronò il suo desiderio.
Tanti i miracoli a lei attribuiti dal 1457, quando cominciarono ad essere riportati nel Codex miraculorum (il Codice dei miracoli). Fra questi, troviamo quello cosiddetto maxime, ovvero il più straordinario: il miracolo di un cieco che riebbe la vista.
Il suo processo di beatificazione iniziò nel 1626 ed è terminato solo nel 1900, quando, il 24 maggio, Leone XIII proclamò Santa la Margherita di Cascia. Il corpo, dal 18 maggio 1947, riposa nella Basilica a lei dedicata a Cascia, dentro l'urna d'argento e cristallo realizzata nel 1930. Indagini mediche hanno accertato la presenza di una piaga ossea (osteomielite) sulla fronte, a riprova dell'esistenza delle stigmate, episodio centrale nella sua agiografia.
LA SANTA
Il vero nome di Santa Rita era Margherita Lotti ed è nata tra il 1371 ed il 1381 a Roccaporena, pochi chilometri da Cascia. La sua vita di madre e moglie fu esemplare, fino all'assassinio del marito, Paolo di Ferdinando di Mancino, e la morte dei suoi figli, momenti tragici della sua esistenza dopo i quali Rita si rifugiò nella preghiera. È in questo momento che deve aver maturato con forza il desiderio di elevare il suo amore ad un altro livello, ad un altro sposo: Cristo.
All'età di circa 36 anni, Rita bussò alla porta del Monastero di Santa Maria Maddalena. Superate le mille difficoltà, con l'aiuto della preghiera ai suoi tre protettori Sant'Agostino, San Nicola Da Tolentino e San Giovanni Battista, finalmente, secondo quanto riportato dagli storici, coronò il suo desiderio.
Tanti i miracoli a lei attribuiti dal 1457, quando cominciarono ad essere riportati nel Codex miraculorum (il Codice dei miracoli). Fra questi, troviamo quello cosiddetto maxime, ovvero il più straordinario: il miracolo di un cieco che riebbe la vista.
Il suo processo di beatificazione iniziò nel 1626 ed è terminato solo nel 1900, quando, il 24 maggio, Leone XIII proclamò Santa la Margherita di Cascia. Il corpo, dal 18 maggio 1947, riposa nella Basilica a lei dedicata a Cascia, dentro l'urna d'argento e cristallo realizzata nel 1930. Indagini mediche hanno accertato la presenza di una piaga ossea (osteomielite) sulla fronte, a riprova dell'esistenza delle stigmate, episodio centrale nella sua agiografia.