A Bitonto una strada per il senatore Scamarcio
La richiesta dei consiglieri Natilla e Scauro: «Non era bitontino ma pensava e si comportava da bitontino»
mercoledì 24 marzo 2021
6.51
Intitolare una strada della città di Bitonto all'ex Senatore pugliese socialista e due volte Sottosegretario di Stato Gaetano Scamarcio (Andria, 9 dicembre 1930 - 20 settembre 2014). È la richiesta che arriva dai consiglieri comunali di Bitonto Riformista, Franco Scauro e Franco Natilla, secondo cui «è doveroso esprimere la riconoscenza dei Bitontini per le pronte risposte, nell'esercizio del suo mandato parlamentare, sempre fornite alle esigenze della nostra comunità e per il dialogo che teneva costantemente aperto con i cittadini».
«Non era bitontino – spiegano i consiglieri - ma pensava e si comportava da bitontino, eletto nel collegio della nostra Città per tre legislature (dal luglio 1976 al luglio 1987), in virtù di un consenso guadagnato rappresentando con modestia e senza risparmio i suoi elettori ed anche l'intera collettività cittadina, ascoltando e interpretando al meglio i bisogni e le aspettative delle persone, dell'economia, della società.
Legato alla sua professione di legale e avvocato, Scamarcio non era un professionista della politica, ma un professionista prestato alla politica. La intendeva come impegno quotidiano, entrava nel vivo dei problemi e dei conflitti con l'unica ambizione di risolverli».
«Della nostra Città – si legge ancora nella nota di Scauro e Natilla - e prima ancora di Andria, è stato Consigliere comunale e Assessore, occupando il seggio nel Consiglio municipale non per bramosia di potere ma per spirito di servizio, potendo vantare altre esperienze amministrative prestigiose, da Consigliere regionale nella prima legislatura regionale e Presidente nazionale Onpi. Anche per questa militanza amministrativa di stretta osservanza bitontina e per gli incarichi svolti per il bene della cittadinanza è doveroso, ribadiamo, riservargli l'intitolazione di una strada di Bitonto, come le nostre Amministrazioni avrebbero dovuto fare da tempo e in ciò ricordando l'impegno assunto dalla SV in occasione della cerimonia funebre».
«Non era bitontino – spiegano i consiglieri - ma pensava e si comportava da bitontino, eletto nel collegio della nostra Città per tre legislature (dal luglio 1976 al luglio 1987), in virtù di un consenso guadagnato rappresentando con modestia e senza risparmio i suoi elettori ed anche l'intera collettività cittadina, ascoltando e interpretando al meglio i bisogni e le aspettative delle persone, dell'economia, della società.
Legato alla sua professione di legale e avvocato, Scamarcio non era un professionista della politica, ma un professionista prestato alla politica. La intendeva come impegno quotidiano, entrava nel vivo dei problemi e dei conflitti con l'unica ambizione di risolverli».
«Della nostra Città – si legge ancora nella nota di Scauro e Natilla - e prima ancora di Andria, è stato Consigliere comunale e Assessore, occupando il seggio nel Consiglio municipale non per bramosia di potere ma per spirito di servizio, potendo vantare altre esperienze amministrative prestigiose, da Consigliere regionale nella prima legislatura regionale e Presidente nazionale Onpi. Anche per questa militanza amministrativa di stretta osservanza bitontina e per gli incarichi svolti per il bene della cittadinanza è doveroso, ribadiamo, riservargli l'intitolazione di una strada di Bitonto, come le nostre Amministrazioni avrebbero dovuto fare da tempo e in ciò ricordando l'impegno assunto dalla SV in occasione della cerimonia funebre».