A Foggia la marcia di Libera: sarà scandito il nome di Anna Rosa Tarantino
La Giornata della memoria e dell'impegno organizzata torna in Puglia. Presente don Ciotti
mercoledì 21 marzo 2018
10.25
Per «denunciare la potenza e la ferocia di una mafia emergente», ma anche per «incoraggiare una Puglia che resiste, fatta di gente perbene», Libera ha scelto Foggia quale piazza principale per celebrare, oggi, la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
I loro nomi, 900 in tutto, saranno scanditi uno ad uno dal furgone rosso che guida il corteo, silenzioso e colorato. L'ultimo nome inserito nell'elenco degli innocenti assassinati è quello di Anna Rosa Tarantino, l'84enne uccisa casualmente in un agguato organizzato per un esponente di un clan il 30 dicembre scorso nel centro storico di Bitonto.
Dopo dieci anni la Giornata della memoria e dell'impegno organizzata dall'associazione Libera, è tornata in Puglia, a Foggia. La scelta della Puglia e di Foggia, spiega don Luigi Ciotti nella lettera, serve a «denunciare la potenza e la ferocia di una mafia emergente ma colpevolmente sottovalutata, responsabile in questi anni di tanti omicidi, il più delle volte impuniti, a carico anche di innocenti».
«Ma Libera sarà lì - aggiunge - anche per incoraggiare una Puglia che resiste, fatta di gente perbene che nelle associazioni, nelle cooperative, nelle realtà laiche e religiose, o anche semplicemente assumendosi le proprie responsabilità di cittadino, s'impegna per il bene della sua terra e dell'intero Paese».
«Come in altre occasioni - ricorda don Ciotti - Foggia sarà l'epicentro della Giornata, ma simultaneamente, in altri 4mila luoghi d'Italia, verranno letti i nomi delle vittime, ascoltate le testimonianze dei famigliari, e approfonditi le questioni relative alle mafie e alla corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione ma impegno per il cambiamento».
Infine, «nel generale disincanto e disorientamento, e nella pericolosa tendenza alla diserzione dalle forme di partecipazione», don Ciotti evidenzia l'importanza di «mettere in luce l'esistenza di un'Italia che non si arrende, che crede e si mette in gioco per il cambiamento, che non si limita a constatare i mali ma s'impegna per risolverli».
Alla manifestazione è presente don Luigi Ciotti, fondatore di Libera con rappresentanti di associazioni, comitati di cittadini, esponenti dell'antimafia sociale, amministratori pubblici, magistrati. Prevista la partecipazione di migliaia di studenti.
I loro nomi, 900 in tutto, saranno scanditi uno ad uno dal furgone rosso che guida il corteo, silenzioso e colorato. L'ultimo nome inserito nell'elenco degli innocenti assassinati è quello di Anna Rosa Tarantino, l'84enne uccisa casualmente in un agguato organizzato per un esponente di un clan il 30 dicembre scorso nel centro storico di Bitonto.
Dopo dieci anni la Giornata della memoria e dell'impegno organizzata dall'associazione Libera, è tornata in Puglia, a Foggia. La scelta della Puglia e di Foggia, spiega don Luigi Ciotti nella lettera, serve a «denunciare la potenza e la ferocia di una mafia emergente ma colpevolmente sottovalutata, responsabile in questi anni di tanti omicidi, il più delle volte impuniti, a carico anche di innocenti».
«Ma Libera sarà lì - aggiunge - anche per incoraggiare una Puglia che resiste, fatta di gente perbene che nelle associazioni, nelle cooperative, nelle realtà laiche e religiose, o anche semplicemente assumendosi le proprie responsabilità di cittadino, s'impegna per il bene della sua terra e dell'intero Paese».
«Come in altre occasioni - ricorda don Ciotti - Foggia sarà l'epicentro della Giornata, ma simultaneamente, in altri 4mila luoghi d'Italia, verranno letti i nomi delle vittime, ascoltate le testimonianze dei famigliari, e approfonditi le questioni relative alle mafie e alla corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione ma impegno per il cambiamento».
Infine, «nel generale disincanto e disorientamento, e nella pericolosa tendenza alla diserzione dalle forme di partecipazione», don Ciotti evidenzia l'importanza di «mettere in luce l'esistenza di un'Italia che non si arrende, che crede e si mette in gioco per il cambiamento, che non si limita a constatare i mali ma s'impegna per risolverli».
Alla manifestazione è presente don Luigi Ciotti, fondatore di Libera con rappresentanti di associazioni, comitati di cittadini, esponenti dell'antimafia sociale, amministratori pubblici, magistrati. Prevista la partecipazione di migliaia di studenti.