A San Siro uno striscione per Antonella, la 18enne morta sabato in un incidente
Dai tifosi dell'Inter anche un abbraccio a papà Emanuele, iscritto al Club Peppino Prisco di Bitonto
lunedì 8 aprile 2019
10.09
«Ciao Antonella, piccola rondine. Tieni duro Emanuele». È questo il messaggio apparso ieri a San Siro sulla testa del portiere dell'Inter, Samir Handanovic, durante la sfida interna con l'Atalanta. A esporlo i tifosi nerazzurri in curva, pronti a sostenere i propri beniamini in campo, ma vicini al dolore che ha colpito un altro "fratello" di colori, che la settimana scorsa ha perso in un incidente a Bitonto la figlia Antonella, di soli 18 anni. Una tragedia che ha sconvolto un'intera città e ha segnato profondamente chiunque, in un modo o nell'altro, sia venuto a conoscenza della tragedia. Come gli ultras nerazzurri che hanno subito deciso di mostrare la propria vicinanza a papà Emanuele, storico iscritto dell'Inter club di Bitonto, intitolato a Peppino Prisco. Merito di Michele Vulpi, amico di Emanuele e da 20 anni nella Curva Nord di Milano, che ha trovato subito il sostegno del suo gruppo di appartenenza, gli Old Fans, felici di poter dimostrare vicinanza a un "fratello" nerazzurro.
Certo, nessuna iniziativa di solidarietà potrà mai restituire una figlia a un padre distrutto da un lutto simile, ma il gesto rappresenta la testimonianza di una comunità che sa stringersi attorno a chi soffre, anche solo simbolicamente, per cercare di sciogliere col calore di un abbraccio il gelo della perdita.
Certo, nessuna iniziativa di solidarietà potrà mai restituire una figlia a un padre distrutto da un lutto simile, ma il gesto rappresenta la testimonianza di una comunità che sa stringersi attorno a chi soffre, anche solo simbolicamente, per cercare di sciogliere col calore di un abbraccio il gelo della perdita.