Abbaticchio: «Emiliano deve rimanere e mantenere le responsabilità assunte»
Il leader di Italia in Comune sprona il governatore: «Non è il momento di andarsene e consegnarci alla Lega»
martedì 8 settembre 2020
10.10
Riconfermare l'attuale governatore pugliese, Michele Emiliano, per obbligarlo a mantenere gli impegni presi con la regione. È questa, in estrema sintesi, la posizione di Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicepresidente nazionale di Italia in Comune, in vista delle imminenti elezioni regionali, che vedono in lizza per la vittoria proprio il presidente uscente e il candidato del centrodestra, Raffaele Fitto.
«Michele Emiliano deve inaugurare tutte le strutture sanitarie finanziate – dice Abbaticchio - garantire l'occupazione per operatori culturali e sociali in attesa dei concorsi per far decollare le oltre cento biblioteche finanziate e le strutture comunali sostenute con il Pon inclusione, far decollare a livello internazionale il nostro comparto agricolo con le misure stanziate dopo il fallimento Digioia. Non se ne può assolutamente andare. Gli faremmo un piacere in vista delle responsabilità assunte. E Italia in comune lotterà per lasciarlo esattamente dove è: con la Puglia».
«Non è il momento di lasciarci alla Lega – prosegue il primo cittadino - e a chi ha chiuso a Bitonto il primo ospedale pugliese. Non dimentichiamo neanche le offese di Salvini che, da Ministro, tolse cento agenti dalle strade dopo aver promesso di rinforzare le forze dell'ordine a Bari e nella Città degli Ulivi. Due settimane dopo, infatti, arrivarono mille agenti in più… a Milano. E potrei continuare all'infinito. Lottiamo, invece-conclude- per includere in un nuovo progetto le forze liberali, perché la Puglia sia il laboratorio politico dei prossimi vent' anni innovando le soluzioni per welfare e ambiente, sempre più a misura delle diverse caratteristiche locali. Italia in comune la troverete sempre dalla parte dei territori».
«Michele Emiliano deve inaugurare tutte le strutture sanitarie finanziate – dice Abbaticchio - garantire l'occupazione per operatori culturali e sociali in attesa dei concorsi per far decollare le oltre cento biblioteche finanziate e le strutture comunali sostenute con il Pon inclusione, far decollare a livello internazionale il nostro comparto agricolo con le misure stanziate dopo il fallimento Digioia. Non se ne può assolutamente andare. Gli faremmo un piacere in vista delle responsabilità assunte. E Italia in comune lotterà per lasciarlo esattamente dove è: con la Puglia».
«Non è il momento di lasciarci alla Lega – prosegue il primo cittadino - e a chi ha chiuso a Bitonto il primo ospedale pugliese. Non dimentichiamo neanche le offese di Salvini che, da Ministro, tolse cento agenti dalle strade dopo aver promesso di rinforzare le forze dell'ordine a Bari e nella Città degli Ulivi. Due settimane dopo, infatti, arrivarono mille agenti in più… a Milano. E potrei continuare all'infinito. Lottiamo, invece-conclude- per includere in un nuovo progetto le forze liberali, perché la Puglia sia il laboratorio politico dei prossimi vent' anni innovando le soluzioni per welfare e ambiente, sempre più a misura delle diverse caratteristiche locali. Italia in comune la troverete sempre dalla parte dei territori».