Accoltellato il gestore della kebabberia, Pinto: «Porgiamo la nostra solidarietà»
Il presidente del Consiglio comunale ha fatto visita al 35enne di origini pakistane aggredito nella notte tra sabato e domenica scorsi
martedì 15 novembre 2022
Un 35enne di origini pakistane, nella notte tra sabato e domenica scorsi, è stato trasportato in ospedale a causa di un diverbio sorto in pieno centro a Bitonto. All'interno della kebabberia di corso Vittorio Emanuele, infatti, un uomo si sarebbe introdotto nell'attività commerciale e, dopo aver consumato un kebab e qualche birra, avrebbe chiesto di nuovo da bere, cercando poi di allontanarsi senza pagare il conto. A questo punto, il gestore dell'esercizio gli avrebbe chiesto di tirare fuori i soldi e l'uomo avrebbe rifiutato. Dalla lite all'aggressione: il cliente, infatti, avrebbe estratto dalla tasca dei suoi pantaloni un coltellino e lo avrebbe usato per colpire il gestore della kebabberia.
«Sarà capitato a tantissimi bitontini di andare in cerca, a sera tarda, di un esercizio commerciale che vendesse panzerotti, pizze o un panino e di aver trovato aperto soltanto la kebabberia dell'amico Ali - ha commentato Domenico Pinto, presidente del Consiglio comunale di Bitonto -. Ragazzi in terra straniera, stranieri nella nostra terra, ma comunque cittadini adottati, che lavorano sino a notte per portare con sudore e sacrificio il pane quotidiano a casa. Ali fa subito simpatia e anche un po' di tenerezza».
Domenica sera, Pinto ha deciso di far visita all'attività commerciale per «portare la solidarietà della Bitonto per bene mettendomi a disposizione per tutto quanto fosse necessario».
«Ali in questo momento ha dodici punti di sutura sul braccio, a causa della ferita ricevuta, e la Polizia sta procedendo con le indagini del caso per un episodio isolato che per fortuna non ha nulla a che fare con le annose questioni bitontine», ha proseguito il politico bitontino.
«In realtà con grande dignità mi ha rivolto solo una richiesta, chiedendomi che la Polizia possa passare più spesso dinanzi al suo locale di sera tardi e magari anche sostare un po' non sarebbe male. Se, in attesa della polizia, sostassimo anche noi da lui per porgergli la nostra solidarietà non sarebbe male», ha concluso.
«Sarà capitato a tantissimi bitontini di andare in cerca, a sera tarda, di un esercizio commerciale che vendesse panzerotti, pizze o un panino e di aver trovato aperto soltanto la kebabberia dell'amico Ali - ha commentato Domenico Pinto, presidente del Consiglio comunale di Bitonto -. Ragazzi in terra straniera, stranieri nella nostra terra, ma comunque cittadini adottati, che lavorano sino a notte per portare con sudore e sacrificio il pane quotidiano a casa. Ali fa subito simpatia e anche un po' di tenerezza».
Domenica sera, Pinto ha deciso di far visita all'attività commerciale per «portare la solidarietà della Bitonto per bene mettendomi a disposizione per tutto quanto fosse necessario».
«Ali in questo momento ha dodici punti di sutura sul braccio, a causa della ferita ricevuta, e la Polizia sta procedendo con le indagini del caso per un episodio isolato che per fortuna non ha nulla a che fare con le annose questioni bitontine», ha proseguito il politico bitontino.
«In realtà con grande dignità mi ha rivolto solo una richiesta, chiedendomi che la Polizia possa passare più spesso dinanzi al suo locale di sera tardi e magari anche sostare un po' non sarebbe male. Se, in attesa della polizia, sostassimo anche noi da lui per porgergli la nostra solidarietà non sarebbe male», ha concluso.