Accolto il ricorso del Comune: salvo il Traetta Opera Festival
La Regione torna sui suoi passi e finanzia con 216mila euro il progetto
giovedì 22 febbraio 2018
9.02
Sospiro di sollievo per gli amanti della musica classica e in particolare del riformatore del melodramma italiano, Tommaso Traetta: la regione Puglia infatti ha deciso di tornare sui suoi passi e finanziare il progetto del comune di Bitonto che celebra il compositore bitontino e inizialmente escluso dal quadro dei finanziamenti per gli spettacoli musicali dal vivo e residenze artistiche.
In tutto la Regione Puglia ha stanziato 14 milioni e 250mila euro sul "Patto per la Puglia" – Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020, per sostenere iniziative culturali nell'ambito della danza (5,5%), della musica (48%), del cinema (5%), del teatro (40%), dello spettacolo circense (1,5%) e promuovere la produzione culturale come volano di sviluppo economico e d'integrazione sociale, oltre che di valorizzazione del capitale umano, storico, artistico e architettonico di Puglia.
«Una vera e propria riforma del sistema culturale», l'hanno chiamata da via Capruzzi, da dove si aspettano grandi risultati per le iniziative finanziate.
Al comune di Bitonto era andata già particolarmente bene con il Luce Music Festival – Approdi Musicali, grazie al quale l'Associazione Temporanea di Imprese bitontina Urem è riuscita a spuntare un assegno da più di 754mila euro per la realizzazione del suo progetto. Una soddisfazione doppia, visto che, tra gli oltre 60 progetti presentati provenienti da tutta la Puglia, dentro la cornice del Patto per la Puglia ̶ Fsc 2014-2020, per l'Ambito Musica, la Sezione Economia della Cultura della Regione ha riservato al progetto bitontino il finanziamento più corposo, superando, di molto, anche quello riservato a realtà molto più consolidate sul territorio, come il Festival della Valle d'Itria.
Non era andata altrettanto bene al Traetta Opera Festival: il progetto presentato dal comune di Bitonto con cui si puntava a ricevere un finanziamento da 360mila euro era stato ritenuto "non finanziabile" lasciandola quindi "a secco" nonostante il buon punteggio ottenuto.
Da Palazzo Gentile hanno però deciso di presentare delle controdeduzioni sulle scelte effettuate dalla regione Puglia che sono state in seguito ammesse.
Al progetto bitontino sono stati quindi assegnati 216,540 mila euro da investire in 3 anni per far crescere l'iniziativa e inserirla nel quadro delle attività culturali del Comune, già all'opera per portare a compimento il corposo programma presentato in occasione della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020 in cui la città è stata inserita fra le 10 finaliste contendendosi fino all'ultimo la vittoria finale con Parma.
In tutto la Regione Puglia ha stanziato 14 milioni e 250mila euro sul "Patto per la Puglia" – Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020, per sostenere iniziative culturali nell'ambito della danza (5,5%), della musica (48%), del cinema (5%), del teatro (40%), dello spettacolo circense (1,5%) e promuovere la produzione culturale come volano di sviluppo economico e d'integrazione sociale, oltre che di valorizzazione del capitale umano, storico, artistico e architettonico di Puglia.
«Una vera e propria riforma del sistema culturale», l'hanno chiamata da via Capruzzi, da dove si aspettano grandi risultati per le iniziative finanziate.
Al comune di Bitonto era andata già particolarmente bene con il Luce Music Festival – Approdi Musicali, grazie al quale l'Associazione Temporanea di Imprese bitontina Urem è riuscita a spuntare un assegno da più di 754mila euro per la realizzazione del suo progetto. Una soddisfazione doppia, visto che, tra gli oltre 60 progetti presentati provenienti da tutta la Puglia, dentro la cornice del Patto per la Puglia ̶ Fsc 2014-2020, per l'Ambito Musica, la Sezione Economia della Cultura della Regione ha riservato al progetto bitontino il finanziamento più corposo, superando, di molto, anche quello riservato a realtà molto più consolidate sul territorio, come il Festival della Valle d'Itria.
Non era andata altrettanto bene al Traetta Opera Festival: il progetto presentato dal comune di Bitonto con cui si puntava a ricevere un finanziamento da 360mila euro era stato ritenuto "non finanziabile" lasciandola quindi "a secco" nonostante il buon punteggio ottenuto.
Da Palazzo Gentile hanno però deciso di presentare delle controdeduzioni sulle scelte effettuate dalla regione Puglia che sono state in seguito ammesse.
Al progetto bitontino sono stati quindi assegnati 216,540 mila euro da investire in 3 anni per far crescere l'iniziativa e inserirla nel quadro delle attività culturali del Comune, già all'opera per portare a compimento il corposo programma presentato in occasione della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020 in cui la città è stata inserita fra le 10 finaliste contendendosi fino all'ultimo la vittoria finale con Parma.