Acqua troppo costosa per gli agricoltori. Damascelli attacca Emiliano
«Fa orecchie da mercante. La riforma dei consorzi di bonifica è stata del tutto inadeguata»
venerdì 8 settembre 2017
9.33
«Non è più tollerabile che la Giunta regionale faccia orecchie da mercante sulle criticità che opprimono le aziende agricole. La legge sulla riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica, approvata sette mesi fa, si conferma totalmente inutile e inadeguata. Fummo facili profeti». Non molla la presa sul tema dei consorzi di bonifica il consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione consiliare Agricoltura, Domenico Damascelli, che durante il suo intervento oggi in aula è tornato sull'argomento e ha criticato duramente l'operato della giunta regionale del governatore Michele Emiliano.
«Oltre alle rilevantissime disfunzioni e ai gravi disservizi che continuano a subire gli agricoltori - ha spiegato il forzista - c'è il nodo del costo dell'acqua, ancora irrisolto, che raggiunge cifre da capogiro specie in Terra di Bari. A tal proposito, la Giunta regionale non ha ancora avviato uno studio per ottimizzare i costi di gestione, a partire da quelli energetici, e per tagliare le spese superflue».
A preoccupare Damascelli sono quindi le esorbitanti spese cui devono far fronte quotidianamente le aziende agricole del territorio, già alle prese con le bizze del clima che durante l'anno hanno funestato il raccolto.
«Gli agricoltori continuano a pagare per la mancata manutenzione degli impianti irrigui e l'attività di bonifica sempre più carente – ha incalzato il consigliere regionale - al governo regionale abbiamo anche ricordato l'impegno a garantire 151 giornate lavorative agli stagionali, evitando affidamenti esterni».
«Oltre alle rilevantissime disfunzioni e ai gravi disservizi che continuano a subire gli agricoltori - ha spiegato il forzista - c'è il nodo del costo dell'acqua, ancora irrisolto, che raggiunge cifre da capogiro specie in Terra di Bari. A tal proposito, la Giunta regionale non ha ancora avviato uno studio per ottimizzare i costi di gestione, a partire da quelli energetici, e per tagliare le spese superflue».
A preoccupare Damascelli sono quindi le esorbitanti spese cui devono far fronte quotidianamente le aziende agricole del territorio, già alle prese con le bizze del clima che durante l'anno hanno funestato il raccolto.
«Gli agricoltori continuano a pagare per la mancata manutenzione degli impianti irrigui e l'attività di bonifica sempre più carente – ha incalzato il consigliere regionale - al governo regionale abbiamo anche ricordato l'impegno a garantire 151 giornate lavorative agli stagionali, evitando affidamenti esterni».