Addio a Girolamo Devanna, ultimo grande mecenate di Bitonto
Una perdita enorme per la città di Bitonto, che deve a lui e alla sorella Rosaria la Galleria Nazionale omonima
venerdì 30 luglio 2021
10.01
Si è spento questa mattina, all'età di 75 anni, Girolamo Devanna, l'ultimo grande mecenate di Bitonto. Se la città ha una Galleria Nazionale - che è anche uno dei più importanti musei del Meridione - lo si deve alla sensibilità e alla straordinaria generosità sua e della sorella Rosaria, scomparsa nel febbraio 2019. Entrambi hanno donato - interamente e gratuitamente - la collezione che ha sede nel palazzo Sylos-Calò. Una vita straordinaria, trascorsa in giro per il mondo e con le personalità più influenti dell'arte, quella del Professor Devanna, che è stato docente all'Università di Urbino per moltissimi anni.
«La maniacalità è sicuramente alla base della formazione di una collezione. Nel tempo si aggiunge l'interesse culturale, la passione per la storia e le tradizioni artistiche. Non posso considerare la mia collezione alla stregua degli esempi dei grandi collezionisti: estrema cura della qualità, preferenza per temi specifici. La scelta dei singoli pezzi è sempre stata dovuta alla possibilità della scoperta, alla ricerca, a volte casuale ed avventurosa, alla convenienza del prezzo e a interessi svariati che debordavano sempre dai confini regionali e storici» dichiarò all'apertura della Galleria «devo tantissimo all'incoraggiamento dei miei genitori, all'inizio, ed all'attenzione e alla cura di mia sorella Rosaria per la conservazione delle varie opere. Nostalgicamente si teme per il distacco e la disgregazione di un nucleo che finisce per apparire non dissolvibile. L'apparato, pur nelle sue mancanze e storture, dello Stato Italiano è sembrato a me e a mia sorella Rosaria, la struttura più rassicurante per la conservazione della collezione e per un suo sviluppo nell'ambito di un modello, non legato meramente a schemi localistici, che potesse rappresentare un allargamento dei confini culturali della nostra regione».
La notizia ha colpito l'intera comunità bitontina, a partire dal suo primo cittadino, Michele Abbaticchio che si è commosso in consiglio comunale annunciando la usa scomparsa: «forse lo avete incontrato per caso e, anche senza riconoscerlo, non vi sarà sfuggito il suo garbo, l'eleganza nelle parole e la base culturale mai ostentata. Il Prof. Girolamo "Mino" Devanna ci lascia proprio nel giorno della inaugurazione della Sala del 900, nella Galleria Nazionale con accesso gratuito che lui e sua sorella Rosaria hanno voluto proprio qui, nella Città natia. Bitonto non potrà mai restituire, neanche con l'affetto ed il dolore che sentiamo così forti, quello che questa famiglia ha voluto per la propria Comunità» ha dichiarato affranto «i miei ricordi personali di Mino sono legati soprattutto a una splendida ironia che accarezzava chiunque per stimolarne riflessione e approfondimento. Ha trattato tutti allo stesso modo e non ha mai posto alcuna barriera tra la sua immensa conoscenza e il prossimo. È passato lasciando gemme cognitive, luce dialettica, persino Speranza con la determinazione di un eroe romantico che ha lottato, a volte vincendo persino, contro i mulini al vento. Ciao Mino, onorati di essere tuoi concittadini».
La sua generosità e magnanimità non saranno mai dimenticate dalla sua città, che gli deve tantissimo in termini di arte e umanità. La sua morte è una perdita enorme per tutte le persone che amano l'arte, la cultura e la vita.
La commemorazione sarà svolta domani pomeriggio presso il Comune di Bitonto alle ore 19.00. Domani sarà lutto cittadino.
«La maniacalità è sicuramente alla base della formazione di una collezione. Nel tempo si aggiunge l'interesse culturale, la passione per la storia e le tradizioni artistiche. Non posso considerare la mia collezione alla stregua degli esempi dei grandi collezionisti: estrema cura della qualità, preferenza per temi specifici. La scelta dei singoli pezzi è sempre stata dovuta alla possibilità della scoperta, alla ricerca, a volte casuale ed avventurosa, alla convenienza del prezzo e a interessi svariati che debordavano sempre dai confini regionali e storici» dichiarò all'apertura della Galleria «devo tantissimo all'incoraggiamento dei miei genitori, all'inizio, ed all'attenzione e alla cura di mia sorella Rosaria per la conservazione delle varie opere. Nostalgicamente si teme per il distacco e la disgregazione di un nucleo che finisce per apparire non dissolvibile. L'apparato, pur nelle sue mancanze e storture, dello Stato Italiano è sembrato a me e a mia sorella Rosaria, la struttura più rassicurante per la conservazione della collezione e per un suo sviluppo nell'ambito di un modello, non legato meramente a schemi localistici, che potesse rappresentare un allargamento dei confini culturali della nostra regione».
La notizia ha colpito l'intera comunità bitontina, a partire dal suo primo cittadino, Michele Abbaticchio che si è commosso in consiglio comunale annunciando la usa scomparsa: «forse lo avete incontrato per caso e, anche senza riconoscerlo, non vi sarà sfuggito il suo garbo, l'eleganza nelle parole e la base culturale mai ostentata. Il Prof. Girolamo "Mino" Devanna ci lascia proprio nel giorno della inaugurazione della Sala del 900, nella Galleria Nazionale con accesso gratuito che lui e sua sorella Rosaria hanno voluto proprio qui, nella Città natia. Bitonto non potrà mai restituire, neanche con l'affetto ed il dolore che sentiamo così forti, quello che questa famiglia ha voluto per la propria Comunità» ha dichiarato affranto «i miei ricordi personali di Mino sono legati soprattutto a una splendida ironia che accarezzava chiunque per stimolarne riflessione e approfondimento. Ha trattato tutti allo stesso modo e non ha mai posto alcuna barriera tra la sua immensa conoscenza e il prossimo. È passato lasciando gemme cognitive, luce dialettica, persino Speranza con la determinazione di un eroe romantico che ha lottato, a volte vincendo persino, contro i mulini al vento. Ciao Mino, onorati di essere tuoi concittadini».
La sua generosità e magnanimità non saranno mai dimenticate dalla sua città, che gli deve tantissimo in termini di arte e umanità. La sua morte è una perdita enorme per tutte le persone che amano l'arte, la cultura e la vita.
La commemorazione sarà svolta domani pomeriggio presso il Comune di Bitonto alle ore 19.00. Domani sarà lutto cittadino.