Addio Bitonto: la città degli ulivi fra le 50 che hanno perso più 20enni
Quasi mille giovani si sono spostati altrove negli ultimi 8 anni
martedì 15 agosto 2017
12.47
Bitonto è una delle 50 città italiane ad aver perso il maggior numero di giovani negli ultimi anni. Lo dice l'Istat in un'indagine realizzata per L' Espresso che ha fotografato la popolazione compresa fra 18 e i 30 anni a partire dal 2008 fino ad oggi.
Lo ha fatto considerando quei municipi "stabili", che non hanno subito cioè accorpamenti, mantenendo così territori costanti, quindi, ma a quanto pare in declino.
Un dato allarmante, anche perchè la classifica ha considerato solo quei ragazzi che hanno effettivamente richiesto il cambio di residenza, senza inserire quelli che studiano, vivono e lavorano altrove ma preferiscono lasciare questo esile "cordone ombelicale" alla propria terra.
In tutto la popolazione bitontina conta dunque 959 giovani in meno negli ultimi 8 anni; pochi se riferiti ai quasi 1500 in meno registrati per città di dimensioni simili alla "città degli ulivi" come Andria, Potenza e Molfetta; moltissimi se si analizza il dato percentuale, -9,18% dell'intera popolazione giovanile che le fa scavalcare anche il capoluogo Bari, che di certo non ride con i suoi quasi 3mila ragazzi in meno.
Secondo gli esperti il fenomeno sarebbe da addebitarsi in parte alla mancanza di investimenti destinati ai giovani e agli indirizzi degli ammortizzatori sociali sbilanciati molto più sugli anziani, cui è destinato quasi il 77,2% della spesa sociale nazionale. Per contro solo il 3% della spesa totale è dedicato a politiche per la famiglie e i minori, contro l'8,3% della Danimarca o il 6,6% dell'Irlanda. O il 4,4% della Francia.
E solo il 2,4% va alle politiche per la disoccupazione, mentre in Germania questa percentuale schizza al 4%, per diventare il 4,6% in Spagna e il 6,3% in Irlanda.
Lo ha fatto considerando quei municipi "stabili", che non hanno subito cioè accorpamenti, mantenendo così territori costanti, quindi, ma a quanto pare in declino.
Un dato allarmante, anche perchè la classifica ha considerato solo quei ragazzi che hanno effettivamente richiesto il cambio di residenza, senza inserire quelli che studiano, vivono e lavorano altrove ma preferiscono lasciare questo esile "cordone ombelicale" alla propria terra.
In tutto la popolazione bitontina conta dunque 959 giovani in meno negli ultimi 8 anni; pochi se riferiti ai quasi 1500 in meno registrati per città di dimensioni simili alla "città degli ulivi" come Andria, Potenza e Molfetta; moltissimi se si analizza il dato percentuale, -9,18% dell'intera popolazione giovanile che le fa scavalcare anche il capoluogo Bari, che di certo non ride con i suoi quasi 3mila ragazzi in meno.
Secondo gli esperti il fenomeno sarebbe da addebitarsi in parte alla mancanza di investimenti destinati ai giovani e agli indirizzi degli ammortizzatori sociali sbilanciati molto più sugli anziani, cui è destinato quasi il 77,2% della spesa sociale nazionale. Per contro solo il 3% della spesa totale è dedicato a politiche per la famiglie e i minori, contro l'8,3% della Danimarca o il 6,6% dell'Irlanda. O il 4,4% della Francia.
E solo il 2,4% va alle politiche per la disoccupazione, mentre in Germania questa percentuale schizza al 4%, per diventare il 4,6% in Spagna e il 6,3% in Irlanda.