Aggressione ai titolari di Lilò: altri 4 Daspo. Coinvolte anche tre donne
I destinatari sono un 18enne e tre donne di 19, 22 e 45 anni: anche per loro centro storico off-limits per 6 mesi
venerdì 23 settembre 2022
14.05
Dopo i primi 7 Daspo, ne arrivano altri 4. Dopo quanto avvenuto la notte del 14 agosto ad opera di un gruppo di giovani all'interno della norcineria Lilò, a Bitonto, nei confronti del gestore, il questore di Bari, dopo i primi provvedimenti amministrativi del 10 agosto, ha emesso altri quattro divieti di accesso in aree urbane.
Si tratta di un provvedimento amministrativo, il cosiddetto "Daspo urbano", che ha natura di tutela preventiva: a partire da oggi e per i prossimi sei mesi, dalle ore 12.00 alle ore 03.00 di ogni giorno, i quattro - un 18enne e tre donne di 19, 22 e 45 anni, tutti residenti a Bitonto - non potranno accedere agli esercizi e ai locali di pubblico trattenimento del centro storico, dopo quanto avvenuto alla norcineria Lilò. Fatto che ha minato la percezione di sicurezza e destato allarme sociale.
In particolare, secondo il provvedimento del questore di Bari, Giuseppe Bisogno, i quattro - identificati dopo l'acquisizione delle varie videocamere di sorveglianza dell'area - non potranno avvicinarsi al perimetro compreso tra via Matteotti, via De Ildaris, via Magenta, via Solferino, via Castel Fidardo, via Galilei, via Alessandro Volta, piazza Marconi e piazza Moro, e non potranno stazionare nelle immediate vicinanze dei medesimi esercizi pubblici e dei locali di pubblico trattenimento.
Le misure adottate a Bitonto, secondo una nota stampa diffusa dalla Polizia di Stato, «mirano alla vivibilità - è scritto -, al decoro delle aree urbane, perseguendo l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, nonché la prevenzione della criminalità, con particolare riguardo a quella di carattere predatorio».
Si tratta di un provvedimento amministrativo, il cosiddetto "Daspo urbano", che ha natura di tutela preventiva: a partire da oggi e per i prossimi sei mesi, dalle ore 12.00 alle ore 03.00 di ogni giorno, i quattro - un 18enne e tre donne di 19, 22 e 45 anni, tutti residenti a Bitonto - non potranno accedere agli esercizi e ai locali di pubblico trattenimento del centro storico, dopo quanto avvenuto alla norcineria Lilò. Fatto che ha minato la percezione di sicurezza e destato allarme sociale.
In particolare, secondo il provvedimento del questore di Bari, Giuseppe Bisogno, i quattro - identificati dopo l'acquisizione delle varie videocamere di sorveglianza dell'area - non potranno avvicinarsi al perimetro compreso tra via Matteotti, via De Ildaris, via Magenta, via Solferino, via Castel Fidardo, via Galilei, via Alessandro Volta, piazza Marconi e piazza Moro, e non potranno stazionare nelle immediate vicinanze dei medesimi esercizi pubblici e dei locali di pubblico trattenimento.
Le misure adottate a Bitonto, secondo una nota stampa diffusa dalla Polizia di Stato, «mirano alla vivibilità - è scritto -, al decoro delle aree urbane, perseguendo l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, nonché la prevenzione della criminalità, con particolare riguardo a quella di carattere predatorio».