Amazon a Bitonto: l'indiscrezione apre il mercato del lavoro in città
Centinaia di posti tra nuova sede e indotto. Vinta la concorrenza di Molfetta
lunedì 16 dicembre 2019
10.28
Amazon, il colosso statunitense del commercio elettronico, starebbe per aprire il suo stabilimento, il secondo in tutto il Meridione d'Italia, a Bitonto. L'importante indiscrezione è trapelata da alcuni fornitori della multinazionale che avrebbe scelto la città degli ulivi a fronte di una serie di valutazioni urbanistiche, di indotto logistico e strategico.
Una rivelazione che, se confermata, aprirebbe in maniera rilevante il mercato del lavoro di tutto il territorio, offrendo opportunità di impiego a centinaia di persone. Alle risorse umane necessarie per far funzionare la sede bitontina andrebbero aggiunte quelle per completare l'indotto da mettere a servizio della multinazionale.
In tutto il Meridione esiste solo un altro deposito di smistamento a sud di Roma, quello di Arzano, promosso dal ministro degli Esteri, Luigi di Maio, che si era detto entusiasta che il gruppo di Jeff Bezos avesse scelto la Campania per aprire i suoi investimenti al Sud.
A Bitonto la zona scelta potrebbe essere quella lungo la Strada Provinciale 231, magari attraverso la riconversione di un preesistente centro logistico, come, ad esempio, quello di Conserva.
Da Palazzo Gentile, per il momento, nessuno conferma né smentisce.
Se l'indiscrezione si concretizzasse, Bitonto avrebbe vinto la concorrenza di un'altra città particolarmente interessata all'apertura della sede e intenzionata a potenziare la sua zona ASI, Molfetta, dove la notizia aveva fatto letteralmente impazzire il web.
Amazon, intanto, continua a dimostrare di voler investire in maniera importante in Italia: al momento la multinazionale con sede a Seattle, ha messo sul piatto 1 miliardo e 600 milioni di euro, creando oltre 55mila posti di lavoro.
Dopo l'arrivo in Italia, nel 2011, con la sede di Castel San Giovanni, i poli logistici sul territorio italiano si sono moltiplicati: Milano, Rieti, Vercelli, poi Torino, Varese, Bologna, Firenze, Padova, Roma e Colleferro. Fino al primo di tutto il Meridione, lo scorso aprile, in provincia di Napoli.
Cui potrebbe presto aggiungersi un altro importante tassello: Bitonto.
Una rivelazione che, se confermata, aprirebbe in maniera rilevante il mercato del lavoro di tutto il territorio, offrendo opportunità di impiego a centinaia di persone. Alle risorse umane necessarie per far funzionare la sede bitontina andrebbero aggiunte quelle per completare l'indotto da mettere a servizio della multinazionale.
In tutto il Meridione esiste solo un altro deposito di smistamento a sud di Roma, quello di Arzano, promosso dal ministro degli Esteri, Luigi di Maio, che si era detto entusiasta che il gruppo di Jeff Bezos avesse scelto la Campania per aprire i suoi investimenti al Sud.
A Bitonto la zona scelta potrebbe essere quella lungo la Strada Provinciale 231, magari attraverso la riconversione di un preesistente centro logistico, come, ad esempio, quello di Conserva.
Da Palazzo Gentile, per il momento, nessuno conferma né smentisce.
Se l'indiscrezione si concretizzasse, Bitonto avrebbe vinto la concorrenza di un'altra città particolarmente interessata all'apertura della sede e intenzionata a potenziare la sua zona ASI, Molfetta, dove la notizia aveva fatto letteralmente impazzire il web.
Amazon, intanto, continua a dimostrare di voler investire in maniera importante in Italia: al momento la multinazionale con sede a Seattle, ha messo sul piatto 1 miliardo e 600 milioni di euro, creando oltre 55mila posti di lavoro.
Dopo l'arrivo in Italia, nel 2011, con la sede di Castel San Giovanni, i poli logistici sul territorio italiano si sono moltiplicati: Milano, Rieti, Vercelli, poi Torino, Varese, Bologna, Firenze, Padova, Roma e Colleferro. Fino al primo di tutto il Meridione, lo scorso aprile, in provincia di Napoli.
Cui potrebbe presto aggiungersi un altro importante tassello: Bitonto.