Ambulanti in protesta bloccano la SS16: fra loro tanti bitontini
Donato Gala «Siamo in una situazione drammatica e siamo pronti a tutto. Ci diano ascolto»
giovedì 1 aprile 2021
12.19
Centinaia di commercianti ambulanti hanno bloccato la Statale 16 di Bari in direzione Sud, tra loro una cinquantina di commercianti Bitontini. Sono i lavoratori di mercati, fiere, sagre e feste patronali che protestano per "ristori da miseria dopo un anno di stop alle attività" a causa dell'emergenza pandemica. La manifestazione, organizzata dall' Associazione nazionale ambulanti, è durata dalle 8:00 alle 11:00 e ha causato notevoli disagi.
«Siamo in una situazione drammatica e ci stanno facendo fare cose che non avremmo mai pensato di fare» ha dichiarato Donato Gala, referente pugliese dell'associazione CasAmbulanti «molti di noi dovranno accedere ai fondi del Welfare, ci stanno rubando la dignità». La protesta è stata scatenata dall'impossibilità di accedere al Decreto Sostegni, a causa della mancata dimostrazione della perdita del 30% di fatturato «alcuni di noi arrivano al 28-29% e non hanno diritto ad un euro, e anche chi arriva al 30% riceverà un bonus una tantum che non arriva a 1000 euro. Non si può continuare così».
I commercianti ambulanti bitontini, erano già stati protagonisti di 3 giorni di manifestazione spontanea che li ha visti sostare al Comune e proprio nel loro luogo di lavoro, il Mercato «a onor del vero il sindaco Michele Abbaticchio ci ha sempre dimostrato solidarietà, il Comune ci ha permesso di ricevere i Buoni Spesa e il Ristoro per le Partite IVA. Ma lo Stato ci sta ignorando, ci sta schiacciando» ha continuato Donato «stiamo subendo una discriminazione a livello nazionale». Il malcontento dei commercianti ambulanti è estremamente comprensibile: non possono vendere prodotti che altrove invece è possibile acquistare. «Prima della chiusura dei Mercati, grazie ad un lavoro minuzioso con l'assessorato annona abbiamo completamente rinnovato l'area mercatale, eliminando delle zone e riuscendo a raggiungere una distanza di addirittura 20 metri tra una bancarella ed un'altra».
Una doccia fredda per gli ambulanti scoprire che anche per tutto il mese di aprile i Mercati continueranno a rimanere chiusi «queste chiusure sono state così repentine da averci causato numerose rimanenze in magazzino. Non solo la merce dell'anno scorso, ma tutta la merce primaverile che abbiamo acquistato poco fa. Molti di noi programmano le proprie attività e il Presidente del Consiglio Draghi lo sa bene. Ci siamo indebitati con i grossisti, non possiamo lavorare, non possiamo mangiare, non abbiamo una prospettiva. Anche Emiliano finora è stato sordo ai nostri appelli».
Probabilmente questa non sarà l'unica protesta del settore «abbiamo bisogno di aiuti concreti. Se non dovessero arrivare, siamo pronti anche ad aprire senza il consenso della Legge e siamo pronti anche a pagare le sanzioni, ma dobbiamo guadagnare per poter andare avanti. Ci diano ascolto!»
«Siamo in una situazione drammatica e ci stanno facendo fare cose che non avremmo mai pensato di fare» ha dichiarato Donato Gala, referente pugliese dell'associazione CasAmbulanti «molti di noi dovranno accedere ai fondi del Welfare, ci stanno rubando la dignità». La protesta è stata scatenata dall'impossibilità di accedere al Decreto Sostegni, a causa della mancata dimostrazione della perdita del 30% di fatturato «alcuni di noi arrivano al 28-29% e non hanno diritto ad un euro, e anche chi arriva al 30% riceverà un bonus una tantum che non arriva a 1000 euro. Non si può continuare così».
I commercianti ambulanti bitontini, erano già stati protagonisti di 3 giorni di manifestazione spontanea che li ha visti sostare al Comune e proprio nel loro luogo di lavoro, il Mercato «a onor del vero il sindaco Michele Abbaticchio ci ha sempre dimostrato solidarietà, il Comune ci ha permesso di ricevere i Buoni Spesa e il Ristoro per le Partite IVA. Ma lo Stato ci sta ignorando, ci sta schiacciando» ha continuato Donato «stiamo subendo una discriminazione a livello nazionale». Il malcontento dei commercianti ambulanti è estremamente comprensibile: non possono vendere prodotti che altrove invece è possibile acquistare. «Prima della chiusura dei Mercati, grazie ad un lavoro minuzioso con l'assessorato annona abbiamo completamente rinnovato l'area mercatale, eliminando delle zone e riuscendo a raggiungere una distanza di addirittura 20 metri tra una bancarella ed un'altra».
Una doccia fredda per gli ambulanti scoprire che anche per tutto il mese di aprile i Mercati continueranno a rimanere chiusi «queste chiusure sono state così repentine da averci causato numerose rimanenze in magazzino. Non solo la merce dell'anno scorso, ma tutta la merce primaverile che abbiamo acquistato poco fa. Molti di noi programmano le proprie attività e il Presidente del Consiglio Draghi lo sa bene. Ci siamo indebitati con i grossisti, non possiamo lavorare, non possiamo mangiare, non abbiamo una prospettiva. Anche Emiliano finora è stato sordo ai nostri appelli».
Probabilmente questa non sarà l'unica protesta del settore «abbiamo bisogno di aiuti concreti. Se non dovessero arrivare, siamo pronti anche ad aprire senza il consenso della Legge e siamo pronti anche a pagare le sanzioni, ma dobbiamo guadagnare per poter andare avanti. Ci diano ascolto!»