Anche Bitonto a Rieti per il raduno delle Città del Sollievo
Il consigliere comunale Farella: «Umanizziamo i luoghi di cura»
martedì 26 settembre 2017
9.21
«Quello che importa – sia durante la vita, sia di fronte alla morte – è non sentirsi abbandonati e soli». Con queste parole del giornalista e scrittore Gigi Ghirotti il consigliere comunale di Bitonto, Christian Farella, ha voluto commentare la partecipazione della città al terzo Raduno nazionale delle "Città del Sollievo", tenutosi a Rieti nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 settembre.
«Ho partecipato con immensa gioia - ha detto Farella al termine della manifestazione - ringrazio il Sindaco, Michele Abbaticchio, per avermi delegato in sua sostituzione a rappresentare il Comune di Bitonto. Da questa esperienza ho tratto molti spunti significativi nel percorso che deve portare a una necessaria maggiore umanizzazione degli ospedali e dei luoghi di cura».
L'edizione reatina del raduno segue quelle di Ripatransone e di Bucchianico. La rete delle Città del Sollievo è costituita da 21 comuni di quasi tutte le regioni italiane che hanno deciso di collaborare in rete su iniziativa della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti - rappresentata a Rieti dal dottor Numa Cellini - con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia. La rete si fonda sull'impegno partecipativo, informativo e formativo delle città coinvolte nella promozione della cultura del sollievo, come anche definito dalla "Giornata nazionale del sollievo" e raccoglie i comuni che presentano sul proprio territorio realtà socio-sanitarie dedite alla ricerca, al ricovero, alla cura, all'accoglienza della persona sofferente, che si sono distinte nella realizzazione di progetti di umanizzazione delle cure e affrancamento dal dolore inutile e che rappresentano punti di riferimento tangibili nel "prendersi cura" della persona in tutti i suoi bisogni.
L'importante novità di quest'anno è stata la ratifica della Carta dei Servizi imperniata sui valori e sui servizi che a livello locale caratterizzano queste realtà, con le operatività strutturali a livello istituzionale e quelle di volontariato presenti e in linea con i principi ispiratori della rete. Una griglia di valutazione, capace di offrire a ogni comune la possibilità di rapportare la distanza dalla Città del sollievo ideale. Un titolo, quello di "Città del Sollievo" che si aggiunge e affianca a quello di "Città dell'Ulivo", offrendo alla comunità ancora più possibilità di individuare reti di collaborazione per lo sviluppo del territorio.
«Sentirsi vale molto più di essere – ha aggiunto Farella - proprio questo messaggio deve ispirare la rete delle 'Città del Sollievo', oggi e per il futuro. Un ringraziamento speciale va ai padroni di casa, Mario Santarelli e Numa Cellini, per la competenza professionale, accompagnata da una straordinaria umanità, nonché all'Acli 'Giorgio e Silvia', per l'accoglienza e per il meraviglioso lavoro di amore e di cura che quotidianamente svolge al servizio di chi soffre. Grazie anche ad Emilio Carelli, Presidente della 'Onlus Gigi Ghirotti', per aver voluto fortemente essere presente, nonostante i concorrenti impegni professionali».
«Ho partecipato con immensa gioia - ha detto Farella al termine della manifestazione - ringrazio il Sindaco, Michele Abbaticchio, per avermi delegato in sua sostituzione a rappresentare il Comune di Bitonto. Da questa esperienza ho tratto molti spunti significativi nel percorso che deve portare a una necessaria maggiore umanizzazione degli ospedali e dei luoghi di cura».
L'edizione reatina del raduno segue quelle di Ripatransone e di Bucchianico. La rete delle Città del Sollievo è costituita da 21 comuni di quasi tutte le regioni italiane che hanno deciso di collaborare in rete su iniziativa della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti - rappresentata a Rieti dal dottor Numa Cellini - con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia. La rete si fonda sull'impegno partecipativo, informativo e formativo delle città coinvolte nella promozione della cultura del sollievo, come anche definito dalla "Giornata nazionale del sollievo" e raccoglie i comuni che presentano sul proprio territorio realtà socio-sanitarie dedite alla ricerca, al ricovero, alla cura, all'accoglienza della persona sofferente, che si sono distinte nella realizzazione di progetti di umanizzazione delle cure e affrancamento dal dolore inutile e che rappresentano punti di riferimento tangibili nel "prendersi cura" della persona in tutti i suoi bisogni.
L'importante novità di quest'anno è stata la ratifica della Carta dei Servizi imperniata sui valori e sui servizi che a livello locale caratterizzano queste realtà, con le operatività strutturali a livello istituzionale e quelle di volontariato presenti e in linea con i principi ispiratori della rete. Una griglia di valutazione, capace di offrire a ogni comune la possibilità di rapportare la distanza dalla Città del sollievo ideale. Un titolo, quello di "Città del Sollievo" che si aggiunge e affianca a quello di "Città dell'Ulivo", offrendo alla comunità ancora più possibilità di individuare reti di collaborazione per lo sviluppo del territorio.
«Sentirsi vale molto più di essere – ha aggiunto Farella - proprio questo messaggio deve ispirare la rete delle 'Città del Sollievo', oggi e per il futuro. Un ringraziamento speciale va ai padroni di casa, Mario Santarelli e Numa Cellini, per la competenza professionale, accompagnata da una straordinaria umanità, nonché all'Acli 'Giorgio e Silvia', per l'accoglienza e per il meraviglioso lavoro di amore e di cura che quotidianamente svolge al servizio di chi soffre. Grazie anche ad Emilio Carelli, Presidente della 'Onlus Gigi Ghirotti', per aver voluto fortemente essere presente, nonostante i concorrenti impegni professionali».