Anziana uccisa a Porta Robustina: «Usata come scudo umano»

Ferito il vero obiettivo dei killer: Giuseppe Casadibari. Perquisizioni in corso: rinvenuti contanti e droga

sabato 30 dicembre 2017 16.09
Anna Rosa Tarantino, 84 anni, alle ore 07.40 del 30 dicembre 2017 è stato uccisa senza una vera ragione. O meglio, la ragione è che si è trovata per sbaglio in mezzo ad una guerra tra due gruppi criminali (i Conte ed i Cipriano) rivali da anni per la gestione dei business illeciti a Bitonto.

La sparatoria è avvenuta a Porta Robustina, all'ingresso del borgo antico. Almeno 17 i colpi, tra pistole automatiche e revolver, rinvenuti fra via delle Martiri e arco Sant'Andrea, uno dei quali ha colpito mortalmente l'84enne ad un fianco. La donna potrebbe essere stata utilizzata come scudo umano dall'obiettivo dei sicari, il 20enne Giuseppe Casadibari, con precedenti penali, tra cui lo spaccio di droga, ritenuto vicino al clan Cipriano.

L'anziana, trovata riversa in una pozza di sangue, è morta in ambulanza poco prima dell'arrivo nell'ospedale San Paolo di Bari, mentre il 20enne, giunto da solo al punto di primo intervento di Bitonto, è stato trasportato al Policlinico di Bari: colpito ad una clavicola e al torace, ha subito la perforazione del polmone. È stato sottoposto ad un intervento chirurgico, «ma - fanno sapere dalla direzione sanitaria dell'ospedale - non sarebbe in pericolo di vita».

Sono almeno due le armi usate nell'agguato. Stando ai primi accertamenti fatti sul posto da Squadra Mobile e Carabinieri, coordinati dai pm Marco D'Agostino e Ettore Cardinali della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, i sicari avrebbero inseguito in sella a due scooter il 20enne all'interno del centro storico, sparando almeno 17 colpi da una pistola automatica e altri, non ancora quantificati, da un revolver.

Questa dovrebbe essere l'arma utilizzata per uccidere la donna, raggiunta da un colpo ad un fianco. Vittima innocente di un regolamento di conti fra il gruppo dei Cipriano, attivo nel centro storico, e quello dei Conte, particolarmente attivo nella zona 167. E proprio in periferia, intorno alle ore 08.00, è arrivata la rappresaglia. Una pioggia di proiettili ha colpito il portone di uno dei condomini di via Pertini, a pochi passi dalla Stazione dei Carabinieri.

In via Pertini, in un quartiere ad alta densità di case popolari e dove risiedono esponenti del clan Conte-Cassano, i colpi sparati, probabilmente da alcuni sicari che avrebbero raggiunto il posto a bordo di uno scooter, hanno centrato anche Rocky, un pastore tedesco che faceva da guardia. Sull'asfalto i Carabinieri della Stazione di Bitonto e della Compagnia di Molfetta hanno contato 31 bossoli di diverso calibro.

Nel centro storico sono ancora in corso i rilievi della Polizia Scientifica e nella 167 le perquisizioni dei Carabinieri: nel primo pomeriggio i Vigili del Fuoco hanno sfondato una porta blindata e rinvenuto, all'interno di un borsone, 4.000 euro in contanti e stupefacenti, del tipo cocaina, eroina ed hashish.