Aperta fino al 31 ottobre a Bitonto la mostra su Francesco Speranza
È visitabile all'interno del Museo Diocesano Aurelio Marena
martedì 13 ottobre 2020
6.48
Sarà visitabile fino al 31 ottobre a Bitonto l'inedita mostra che vede esposte anche opere di collezione privata, raramente fruibili di Francesco Speranza, un pittore del Novecento a "dialogo" con venti artisti che utilizzano oggi la pittura come linguaggio privilegiato della loro arte.
L'esposizione, curata da Francesco Paolo del Re, è stata allestita nel Museo Diocesano A. Marena ed è fruibile nelle giornate di lunedì 17.30-20.30, mercoledì 9.30-12.30, venerdì 17.30-20.30, sabato 17.30-20.30 (INFORMAZIONI: 333.4927688 coop.reartu@gmail.com. BIGLIETTI: museo+mostra 3€ intero/1.5€ ridotto).
Il progetto nasce nell'ambito di "CultOra Festival – Ex labore to works" Organizzato dalla Fondazione De Palo-Ungaro, con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia e in collaborazione con il Museo Diocesano "Mons. A. Marena" con la Cooperativa ReArTù e il Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto.
«Il progetto della mostra – spiega il curatore Francesco Paolo Del Re – segue due linee distinte e idealmente parallele: da una parte sono stati selezionati dipinti di Francesco Speranza provenienti da raccolte pubbliche e collezioni private che coprono un arco temporale che va dagli anni Venti fino alle opere dell'ultima parte della sua produzione e sono esemplificativi dei diversi aspetti della sua ricerca artistica e dall'altra venti opere di venti artisti diversi permettono di gettare uno sguardo sinottico e curioso su alcuni percorsi di ricerca della pittura contemporanea in Puglia, nel tentativo di rispondere alla domanda sull'esistenza di una possibile comune radice identitaria che vada al di là del mero dato geografico».
«I due percorsi si intrecciano e si compenetrano – prosegue Del Re – e nell'accostamento di opere ed esperienze diverse si compongono dei dittici o dei polittici immaginari, laddove i dipinti di Speranza vengono messi in dialogo con le opere dei pittori viventi secondo criteri ora tematici e ora formali, ora evidenziando assonanze e ora facendo vibrare le corde di una dissonanza, ma sempre alla ricerca di un senso nuovo e di una chiave di lettura inedita nel cortocircuito tra passato prossimo e presente».
La mostra vuole raccontare alcuni temi della pittura di Francesco Speranza e la vitalità della sua figura di artista, nel riflesso che si riverbera sulle attuali tendenze del discorso pittorico. Il percorso espositivo parte dai dipinti di Speranza conservati nella collezione del Museo Diocesano di Bitonto.
Gli artisti invitati, tutti pugliesi di nascita come Francesco Speranza, sono Natascia Abbattista, Damiano Azzizia, Pierluca Cetera, Francesco Cuna, Nicola Curri, Vincenzo De Bari, Pietro Di Terlizzi, Pasquale Gadaleta, Simona Anna Gentile, Jara Marzulli, Luigi Massari, Pierpaolo Miccolis, Dario Molinaro, Enzo Morelli, Alessandro Passaro, Luigi Presicce, Claudia Resta, Fabrizio Riccardi, Michael Rotondi e Domenico Ventura.
Nel rispetto delle norme di sicurezza necessarie per contenere la pandemia del Covid-19 l'accesso alla mostra sarà contingentato e consentito solo a chi sia dotato degli opportuni dispositivi di protezione individuale
L'esposizione, curata da Francesco Paolo del Re, è stata allestita nel Museo Diocesano A. Marena ed è fruibile nelle giornate di lunedì 17.30-20.30, mercoledì 9.30-12.30, venerdì 17.30-20.30, sabato 17.30-20.30 (INFORMAZIONI: 333.4927688 coop.reartu@gmail.com. BIGLIETTI: museo+mostra 3€ intero/1.5€ ridotto).
Il progetto nasce nell'ambito di "CultOra Festival – Ex labore to works" Organizzato dalla Fondazione De Palo-Ungaro, con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia e in collaborazione con il Museo Diocesano "Mons. A. Marena" con la Cooperativa ReArTù e il Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto.
«Il progetto della mostra – spiega il curatore Francesco Paolo Del Re – segue due linee distinte e idealmente parallele: da una parte sono stati selezionati dipinti di Francesco Speranza provenienti da raccolte pubbliche e collezioni private che coprono un arco temporale che va dagli anni Venti fino alle opere dell'ultima parte della sua produzione e sono esemplificativi dei diversi aspetti della sua ricerca artistica e dall'altra venti opere di venti artisti diversi permettono di gettare uno sguardo sinottico e curioso su alcuni percorsi di ricerca della pittura contemporanea in Puglia, nel tentativo di rispondere alla domanda sull'esistenza di una possibile comune radice identitaria che vada al di là del mero dato geografico».
«I due percorsi si intrecciano e si compenetrano – prosegue Del Re – e nell'accostamento di opere ed esperienze diverse si compongono dei dittici o dei polittici immaginari, laddove i dipinti di Speranza vengono messi in dialogo con le opere dei pittori viventi secondo criteri ora tematici e ora formali, ora evidenziando assonanze e ora facendo vibrare le corde di una dissonanza, ma sempre alla ricerca di un senso nuovo e di una chiave di lettura inedita nel cortocircuito tra passato prossimo e presente».
La mostra vuole raccontare alcuni temi della pittura di Francesco Speranza e la vitalità della sua figura di artista, nel riflesso che si riverbera sulle attuali tendenze del discorso pittorico. Il percorso espositivo parte dai dipinti di Speranza conservati nella collezione del Museo Diocesano di Bitonto.
Gli artisti invitati, tutti pugliesi di nascita come Francesco Speranza, sono Natascia Abbattista, Damiano Azzizia, Pierluca Cetera, Francesco Cuna, Nicola Curri, Vincenzo De Bari, Pietro Di Terlizzi, Pasquale Gadaleta, Simona Anna Gentile, Jara Marzulli, Luigi Massari, Pierpaolo Miccolis, Dario Molinaro, Enzo Morelli, Alessandro Passaro, Luigi Presicce, Claudia Resta, Fabrizio Riccardi, Michael Rotondi e Domenico Ventura.
Nel rispetto delle norme di sicurezza necessarie per contenere la pandemia del Covid-19 l'accesso alla mostra sarà contingentato e consentito solo a chi sia dotato degli opportuni dispositivi di protezione individuale