Approvata la graduatoria dei Festival a Bitonto, finanziati con oltre 200mila euro

Tra conferme, sorprese e delusioni ecco come sono state valutate le 26 proposte arrivate a Palazzo Gentile

mercoledì 4 luglio 2018 9.18
È stata approvata lo scorso 27 giugno la graduatoria degli eventi ammessi ad entrare nel progetto "Bitonto Città dei Festival – rete dei Festival 2018", con cui l'amministrazione comunale ha distribuito i fondi necessari alla realizzazione delle iniziative, che quest'anno ammontano a oltre 200mila euro.

Una graduatoria da cui è stato escluso, "a divinis" come partecipante fuori concorso, il Traetta Opera Festival che, cofinanziato con la Regione Puglia, rappresenta complessivamente oltre un terzo dell'intera spesa del comune per finanziare la rete dei festival.
Dopo il bando pubblicato a marzo, sono state ben 26 le richieste di organizzatori di "festival" che hanno richiesto l'ammissione al contributo comunale per il cofinanziamento dei progetti. Le proposte sono state valutate da una commissione composta da un funzionario del comune, da Roberto Ricco - già membro del gruppo di lavoro per la redazione del dossier alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura - e Marilena Laera del Teatro Pubblico Pugliese. La valutazione dei progetti è stata fatta in base a 6 criteri di giudizio: capacità di fare rete, capacità di promozione turistica e sociale della città e del territorio, progetto artistico, capacità di agire come leva sociale, comunicazione e formazione del pubblico, sostenibilità economica.

Al termine dello screening, il miglior piazzamento lo ha ottenuto, come da pronostico, il BeatOnto Jazz Festival che con le sue quasi 20 edizioni rimane un fiore all'occhiello dell'offerta musicale estiva di tutta la regione e probabilmente andrebbe seguito con un progetto dedicato alla stregua del TOF.
Complessivamente i progetti finanziati sono stati 17 a cui sono stati distribuiti 138mila euro. Le cifre assegnate a ciascun progetto, come si evince dalla delibera, sono frutto di una «negoziazione con l'Ufficio competente, e ottenuto incrociando lo storico del co-finanziamento del Comune di Bitonto nelle ultime 2 edizioni di ciascun festival, la posizione in graduatoria, l'entità del co-finanziamento richiesto, la percentuale del co-finanziamento concesso in rapporto alla somma dei costi di ciascun festival». Insomma la classifica l'ha decisa la commissione, ma l'entità dei fondi l'Assessorato al Marketing Territoriale.

Rispetto alla graduatoria del 2017 non sono stati finanziati i progetti della Libreria del Teatro e il progetto "Bitonto dentro e fuori le mura". Sono stati introdotti invece fondi per il "Diritto in piazza" (del centro studi Sapere Aude), Rock in Lama (contest rock che avrà come ospiti di punta i Punkreas, in cui milita anche un musicista di origini bitontine), Cantautori Bitonto Suite (lo storico evento della VS Art Lab di Savino Valerio) e "Ti Fiabo e ti Racconto" (della compagnia teatrale molfettese Teatrermitage).
Un terzo delle proposte tra le prime 12 assegnatarie di fondi sono non bitontine, mentre tutte le escluse sono di associazioni locali: tra esse sorprendono, agli ultimi due posti, le proposte della Libreria del Teatro e della Grande Orchestra italiana di Simone Mezzapesa.

Per quanto riguarda i finanziamenti più corposi, 18,5mila euro vanno al Jazz Festival e 18mila al Blues Festival mentre al terzo posto va, a sorpresa, "Del racconto il film" (della cooperativa bitrittese I bambini di Truffault) a cui vengono assegnati ben 15mila euro ed è l'unica proposta (con le Pambanèlle e lo Shakespeare dei Fatti d'Arte) a cui viene assegnata esattamente la cifra richiesta dagli organizzatori.

L'analisi della tipologia di eventi finanziati evidenzia come Bitonto sia una città di intellettuali e attiri esclusivamente un turismo di elìte. Infatti tra i primi dieci risultano festival di jazz, poesia, cinema impegnato, teatro sperimentale, ricerca musicale, approfondimento di diritto, mentre i festival di cultura popolare occupano gli ultimi tre posti della graduatoria.
Per tutti, in ogni caso, si tratta di eventi gratuiti e liberamente accessibili. Sulla «capacità di promuovere turisticamente il territorio e di richiamare pubblico da altre città», probabilmente, qualche dubbio si pone su più di un progetto finanziato, ma, come sempre, il giudizio su come siano stati spesi gli oltre 210 mila euro per la Rete dei Festival lo darà il pubblico.
Serata principale "Del Racconto il film", 15mila euro, 20 spettatori, nessun turista