Approvato il codice antimafia, Abbaticchio: «Bene, ora serve sensibilizzazione»
Il sindaco plaude al passaggio in Parlamento del provvedimento
giovedì 28 settembre 2017
9.44
Il Ministro Orlando l'ha definita una «una buona notizia per la lotta alla criminalità organizzata». Per il relatore del provvedimento alla Camera, Davide Mattiello, «si danno agli inquirenti nuovi strumenti per combattere le cosche che adesso avranno vita più dura», per i 5 stelle, invece, si poteva fare di più e si tratta solo di un «compromesso al ribasso». Da qualsiasi punto lo si voglia guardare il codice antimafia approvato ieri in Parlamento rappresenta uno spartiacque che cambierà l'approccio dell'impianto legislativo nei confronti dei reati più "odiosi", quelli dal carattere mafioso.
Lo sa bene il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - vicepresidente nazionale dell'associazione che raccoglie i rappresentanti degli enti pubblici contro tutte le mafie, Avviso Pubblico – che ha accolto con soddisfazione l'approvazione.
«Un atto di responsabilità politica importante – ha commentato il primo cittadino - un deciso passo migliorativo nell'azione di prevenzione e di contrasto alle mafie e alla corruzione. Un ringraziamento particolare a tutti i parlamentari che con impegno, competenza, passione e tenacia hanno seguito un percorso amministrativo complesso».
Anche se il provvedimento ha trovato la ferma opposizione di Forza Italia, che per bocca dell'onorevole Brunetta lo considera «un abominio, perchè porta tutto sul piano penale, compresa la corruzione», è innegabile che offra strumenti nuovi nelle mani dei giudici. Anche se «tutto questo non basta», come confermato anche da Gian Carlo Caselli, che da procuratore di Palermo, negli anni '90, ha combattuto la mafia stragista dei Corleonesi e che resta un sostenitore del nuovo codice antimafia.
Sulla stessa linea anche il sindaco Abbaticchio, secondo cui «ora occorre avviare un'azione di sensibilizzazione sui territori per condividerne valori, principi e regole. Perché di mafia bisogna parlarne, perchè chi vive grazie ad essa reca molto danno».
Lo sa bene il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - vicepresidente nazionale dell'associazione che raccoglie i rappresentanti degli enti pubblici contro tutte le mafie, Avviso Pubblico – che ha accolto con soddisfazione l'approvazione.
«Un atto di responsabilità politica importante – ha commentato il primo cittadino - un deciso passo migliorativo nell'azione di prevenzione e di contrasto alle mafie e alla corruzione. Un ringraziamento particolare a tutti i parlamentari che con impegno, competenza, passione e tenacia hanno seguito un percorso amministrativo complesso».
Anche se il provvedimento ha trovato la ferma opposizione di Forza Italia, che per bocca dell'onorevole Brunetta lo considera «un abominio, perchè porta tutto sul piano penale, compresa la corruzione», è innegabile che offra strumenti nuovi nelle mani dei giudici. Anche se «tutto questo non basta», come confermato anche da Gian Carlo Caselli, che da procuratore di Palermo, negli anni '90, ha combattuto la mafia stragista dei Corleonesi e che resta un sostenitore del nuovo codice antimafia.
Sulla stessa linea anche il sindaco Abbaticchio, secondo cui «ora occorre avviare un'azione di sensibilizzazione sui territori per condividerne valori, principi e regole. Perché di mafia bisogna parlarne, perchè chi vive grazie ad essa reca molto danno».