Archeologi alla ricerca dei resti delle mura medievali di Bitonto in piazza XX settembre

Il comune a caccia di fondi per il restyling è candidato a un bando da 1,5 milioni di euro

mercoledì 7 novembre 2018 8.40
L'imponente Torre dell'Annunziata con l'annessa "Porta nova" e quel che restava delle mura medievali della città furono demolite nel 1883, ma presto potrebbero essere individuati e forse recuperati almeno i resti di quelle possenti strutture difensive all'interno di un progetto di riqualificazione dell'intera piazza. Archeologi al lavoro in piazza XX Settembre, a Bitonto, dove l'amministrazione ha deciso di candidare il Comune a un bando da 1,5 milioni di euro, in scadenza a dicembre, per ottenere i fondi necessari al restyling dell'intera piazza.

Per questo sin da ieri alcuni tecnici, armati di georadar e altre strumentazioni per individuare strutture sotterranee, sono al lavoro sullo slargo, a caccia di dati utili per guidare i lavori che potrebbero partire nel caso il comune fosse ammesso a finanziamento. Il progetto prevede il ribasolamento in pietra dello spazio compreso fra piazza XX Settembre e piazza Sant'Egidio, al momento ricoperte da asfalto e cemento armato, riportando tutto su un unico livello e trasformando poi la zona in un'altra grande area pedonale, con accesso consentito solo ai residenti. Ma per portare a compimento questo progetto sarà necessario analizzare il sottosuolo.

L'idea è quella di individuare i resti delle fortificazioni della città - che in quel punto furono demolite per consentire l'allineamento di via Matteotti - per capire cosa ne sia rimasto e se in qualche modo siano almeno in parte recuperabili. In base a quello che sarà rinvenuto le strade da percorrere saranno due. Se i resti risulteranno di modesta entità allora si procederà a ribasolare l'area facendo in modo però di rendere visibile una specie di "Percorso della memoria" che tracci l'antico percorso murario con l'esatta ubicazione della torre, della porta e delle mura. Se invece dovessero essere rinvenuti elementi interessanti dal punto di vista storico-archeologico saranno lasciati in qualche modo "a vista", magari con l'utilizzo di speciali lastre trasparenti e un'illuminazione ad hoc.
Tutto dipenderà però da quanto di quelle antiche strutture si sia salvato e sia rimasto preservato nelle viscere del sottosuolo.