Arianna, futura sposa di Bitonto, protagonista in Tv da Enzo Miccio
La sua storia personale e il momento della scelta del suo abito sotto i riflettori della trasmissione in onda su RealTime e Discovery+
mercoledì 14 aprile 2021
7.10
Una storia che meritava di essere raccontata, non soltanto per il suo risvolto gioioso e divertente, ma soprattutto per il cammino che è stato necessario percorrere, contrassegnato da ostacoli e sofferenze in grado di mettere a dura prova l'anima e le forze delle persone coinvolte. È la storia di Arianna, futura sposa alle prese con la scelta dell'abito per il fatidico "si", diventata protagonista della nuova trasmissione di Enzo Miccio in onda su Discovery+ e RealTime, "Abito da sposa cercasi".
«La trasmissione passa al setaccio gli atelier italiani impegnati in questo particolare settore – spiega Arianna a BitontoViva – per andare alla ricerca di storie interessanti da incontrare, in un momento molto particolare, in cui sembra che nulla di bello e gioioso sia possibile raccontare».
E la storia di Arianna e della sua famiglia merita davvero di ricevere la luce dei riflettori, per il percorso tortuoso e doloroso che l'ha contrassegnata e per l'alto valore degli insegnamenti che è possibile trarre. Una vicenda segnata profondamente dalla scomparsa prematura dell'amato papà, Arcangelo Sifo, "decano" degli pneumatici nella sua città natale, Bitonto. Al dolore per la perdita si è unita l'incertezza per il futuro della stessa azienda, di fatto nelle mani di tre donne: le due giovani figlie, Antonella e Arianna, e mamma Teresa. Questo è dunque un momento di intrattenimento televisivo, certo, ma che si impernia su una storia di rivalsa ed emancipazione, nella quale queste tre donne meravigliose - senza alcuno stucchevole sottofondo ideologico-femminista - hanno dimostrato al mondo che le "differenze di genere" esistono solo nella testa delle persone limitate.
Ma per Arianna, adesso, è il momento di pensare solo al suo prossimo "giorno più importante", quello in cui si concederà quella serenità e quella gioia che la vita ha provato a sottrarle e che lei ha caparbiamente inseguito.
«É stata un'esperienza bella e soprattutto divertente – ha detto Arianna ringraziando gli altri protagonisti dell'evento, Claudia Caradonna, il team di Afrodita, Idea Sposa e lo stesso Enzo Miccio - almeno ho qualcosa di divertente da raccontare in questo periodo così triste».
«La trasmissione passa al setaccio gli atelier italiani impegnati in questo particolare settore – spiega Arianna a BitontoViva – per andare alla ricerca di storie interessanti da incontrare, in un momento molto particolare, in cui sembra che nulla di bello e gioioso sia possibile raccontare».
E la storia di Arianna e della sua famiglia merita davvero di ricevere la luce dei riflettori, per il percorso tortuoso e doloroso che l'ha contrassegnata e per l'alto valore degli insegnamenti che è possibile trarre. Una vicenda segnata profondamente dalla scomparsa prematura dell'amato papà, Arcangelo Sifo, "decano" degli pneumatici nella sua città natale, Bitonto. Al dolore per la perdita si è unita l'incertezza per il futuro della stessa azienda, di fatto nelle mani di tre donne: le due giovani figlie, Antonella e Arianna, e mamma Teresa. Questo è dunque un momento di intrattenimento televisivo, certo, ma che si impernia su una storia di rivalsa ed emancipazione, nella quale queste tre donne meravigliose - senza alcuno stucchevole sottofondo ideologico-femminista - hanno dimostrato al mondo che le "differenze di genere" esistono solo nella testa delle persone limitate.
Ma per Arianna, adesso, è il momento di pensare solo al suo prossimo "giorno più importante", quello in cui si concederà quella serenità e quella gioia che la vita ha provato a sottrarle e che lei ha caparbiamente inseguito.
«É stata un'esperienza bella e soprattutto divertente – ha detto Arianna ringraziando gli altri protagonisti dell'evento, Claudia Caradonna, il team di Afrodita, Idea Sposa e lo stesso Enzo Miccio - almeno ho qualcosa di divertente da raccontare in questo periodo così triste».