Assalto al MoonLight di Molfetta, preso un 26enne di Bitonto

L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri: recuperate due bombole di propano ed un furgone rubato. Tre in fuga

mercoledì 30 maggio 2018
E mentre tre uomini correvano, un complice era già in manette, in caserma a Molfetta. Le accuse sono di furto aggravato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. La gang mirava a svuotare il MoonLight Cafè, ma è stata neutralizzata dai Carabinieri della locale Compagnia.

Un membro della banda, già sottoposto ad avviso orale, è stato arrestato in flagranza di reato dai militari diretti dal capitano Vito Ingrosso. In carcere a Trani, poi trasferito agli arresti domiciliari, è finito un 26enne di Bitonto. La notte movimentata è cominciata alle ore 23.40 del 14 maggio scorso. Un cittadino coscienzioso scruta quei movimenti sospetti e allerta la centrale operativa del 112. Quanto basta, però, per insospettire le forze dell'ordine.

Interviene rapidamente l'Aliquota Radiomobile e sorprende i quattro all'opera, muniti di bombole di propano con il cannello necessarie per la fiamma ossidrica: l'attacco era già cominciato. Obiettivo: svuotare il bar. Ma nel corso della notte molfettese quelle ombre furtive incappucciate che si aggirano intorno all'attività commerciale di corso Fornari non passano inosservate. E la segnalazione finisce al centralino delle forze dell'ordine.

La telefonata al 112 è un segnale inequivocabile di quello che sta accadendo. I militari irrompono in zona. Cosi, quando i quattro che stanno lavorando di fiamma ossidrica per forzare l'ingresso intravedono la gazzella del N.O.R.M., per uno di essi è già troppo tardi. C'è un abbozzo di fuga, ma davvero è solo un abbozzo, il 26enne finisce dritto dritto tra le braccia dei Carabinieri, che lo bloccano mentre tenta di scavalcare una recinzione.

I ferri del mestiere restano a terra, il MoonLight Cafè è ancora inviolato. Due bombole di propano con il cannello vengono sequestrate. La caccia ai tre fuggitivi prosegue così: fuori è notte e le pattuglie diventano sempre di più. I militari, per fermarli, le provano tutte. Cercano e trovano pure il furgone utilizzato dalla banda, parcheggiato nei pressi dell'esercizio commerciale, ed anch'esso posto sotto sequestro: era stato rubato a Toritto.

Il 26enne, intanto, viene condotto presso gli uffici di via Giovinazzo. Sentito il pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Trani, l'uomo viene arrestato in flagranza di reato con le accuse di furto aggravato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Trani, prima di essere collocato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

I tre fuggitivi, invece, continuano a correre. Sono ricercati, ma l'arresto di uno dei componenti della "banda della fiamma ossidrica" suona come una dura spallata alla criminalità bitontina dedita alla continua commissione di furti in abitazioni, ville e negozi nell'hinterland barese.