Assalto alla gioielleria, colpo da 200mila euro. Ė caccia alla banda

Furto con spaccata nella notte nella gioielleria Iannelli in via Repubblica. Banditi in fuga, indaga la Polizia di Stato

mercoledì 27 maggio 2020 10.16
A cura di Nicola Miccione
Un colpo da favola. Un boato, la vetrina infranta ed i banditi hanno avuto libero accesso nella gioielleria Iannelli, proprio sotto i portici di via Repubblica, nel pieno centro di Bitonto. Un maxi bottino in gioielli, diamanti e altre pietre preziose per un valore di circa 200mila euro.

In pochi minuti hanno arraffato numerosi gioielli di alto valore in corso di quantificazione. Un furto ingente che fa ulteriormente disperare una commerciante già messa in ginocchio dal Covid-19. Alle ore 03.15 di questa notte quattro uomini, incappucciati e con i guanti in lattice per non lasciare impronte, hanno sollevato la saracinesca e poi, con un tubo-ariete in ferro, hanno distrutto la vetrina della porta d'ingresso per potervi entrare e fare man bassa.

Il vetro ha ceduto e i banditi sono entrati in azione nel volgere di pochi minuti: hanno arraffato i gioielli più costosi, a mani basse hanno rubato tutto il possibile, poi sono fuggiti. In via Repubblica c'era una Volkswagen Golf condotta da un quinto complice sulla quale sono saliti per fuggire. Un'operazione lampo, compiuta da veri professionisti, e a nulla è servito l'allarme - che ha suonato regolarmente -, ma che non ha dato tempo alle forze dell'ordine di intervenire.

Sul posto, scattato l'allarme, sono giunti i poliziotti del Commissariato di P.S. di Bitonto, i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta e gli uomini della Polizia Scientifica alla ricerca di eventuali tracce ed indizi presenti sulla scena del delitto. Ora le indagini degli agenti si stanno concentrando sulle telecamere di videosorveglianza installate all'interno ed all'esterno della gioielleria. Al setaccio anche le immagini delle telecamere presenti nella zona.

Ad essere accorsi, dopo il furto, non solo gli uomini della Polizia di Stato, diretti dal dirigente Vittorio Di Lalla, a cui sono affidate le indagini per tentare di mettere a fuoco un volto, dietro quei cappucci, ma anche la titolare. Certo, il furto e in particolar modo il valore del bottino (pari all'incirca a 200mila euro) stanno facendo molto clamore in città e non solo, vista anche la posizione centrale - sotto i portici di via Repubblica - dell'attività commerciale presa di mira.

Una maggiore attività di prevenzione, soprattutto in questo periodo, sarebbe opportuna, ma la collaborazione della gente è fondamentale. Possibile che nessuno si sia accorto di niente? Possibile che nessuno abbia udito alcun rumore? I dubbi - tanti - restano. L'attività investigativa, frattanto, prosegue serrata.