Asta deserta per l'assegnazione della Pescara: l'ANPI esulta
«I beni comuni restino alla collettività e non ai privati»
martedì 4 agosto 2020
11.36
È andata deserta l'asta disposta dal comune di Bitonto per assegnare la locazione della sede del Partito Democratico, meglio nota come "Pescara". Una circostanza che ha fatto esultare la sezione locale dell'Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia, secondo cui invece l'immobile di proprietà comunale debba essere indirizzata all'utilizzo «per attività a carattere sociale e culturale con particolare attenzione ai giovani, vera e propri criticità nella nostra comunità, alle forme di partecipazione e aggregazione dei cittadini per svilupparne senso civico e di appartenenza alla comunità», facendo riferimenti alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 133 del 17.06.2016.
«Come sezione ANPI Bitonto – si legge in una nota - avvertiamo come doveroso l'impegno sull'utilizzo dei "Beni Comuni" e per il "Bene Comune", valore cardine della nostra Costituzione. Impegno che trova sostegno nel significativo interesse che ha suscitato l'invito a partecipare ad una raccolta firme, a sostegno di una petizione popolare, che avevamo rivolto a tutti quei soggetti, forze politiche, associazioni e singoli cittadini, che ancora credono nei processi di partecipazione attiva, di libertà, di confronto plurale e costruttivo, fondamentale per la crescita sociale ed umana della nostra comunità con benefici per ogni singolo cittadino, senza distinzioni o privilegi di sorta».
«L' Amministrazione Comunale – scrivono ancora dall'ANPI - è chiamata ora a decidere sulla sua destinazione e utilizzo. Vorremmo essere certi che, tale finalità, sarà nell'interesse esclusivo dell'intera Comunità, superando il mero interesse economico, tra l'altro irrisorio considerato che trattasi di poche migliaia di euro all'anno, incidendo perciò, decisamente poco sul bilancio dell'ente».
Il direttivo dell'associazione si dice però ottimista: «Il Governo della città può e saprà mettere in atto, così come sta accadendo in tante altre città pugliesi che dimostrano particolare sensibilità e attenzione alle politiche sui Beni Comuni».
«Come sezione ANPI Bitonto – si legge in una nota - avvertiamo come doveroso l'impegno sull'utilizzo dei "Beni Comuni" e per il "Bene Comune", valore cardine della nostra Costituzione. Impegno che trova sostegno nel significativo interesse che ha suscitato l'invito a partecipare ad una raccolta firme, a sostegno di una petizione popolare, che avevamo rivolto a tutti quei soggetti, forze politiche, associazioni e singoli cittadini, che ancora credono nei processi di partecipazione attiva, di libertà, di confronto plurale e costruttivo, fondamentale per la crescita sociale ed umana della nostra comunità con benefici per ogni singolo cittadino, senza distinzioni o privilegi di sorta».
«L' Amministrazione Comunale – scrivono ancora dall'ANPI - è chiamata ora a decidere sulla sua destinazione e utilizzo. Vorremmo essere certi che, tale finalità, sarà nell'interesse esclusivo dell'intera Comunità, superando il mero interesse economico, tra l'altro irrisorio considerato che trattasi di poche migliaia di euro all'anno, incidendo perciò, decisamente poco sul bilancio dell'ente».
Il direttivo dell'associazione si dice però ottimista: «Il Governo della città può e saprà mettere in atto, così come sta accadendo in tante altre città pugliesi che dimostrano particolare sensibilità e attenzione alle politiche sui Beni Comuni».