Asv in declino. Natilla: «Colpa della politica schizofrenica del sindaco»
Il consigliere d'opposizione punta il dito contro Abbaticchio: «Su chi ricadranno i debiti milionari?»
martedì 29 dicembre 2020
16.49
La colpa del declino e del fallimento dell'Azienda Servizi Vari è del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio. A sostenerlo è il consigliere di Bitonto Riformista, Franco Natilla, che in consiglio comunale ha ribadito le sue accuse al primo cittadino. «E pensare che era il "fiore all'occhiello" per Bitonto – dice il membro d'opposizione riferendosi alla ex partecipata del Comune che si occupava della gestione del ciclo dei rifiuti in città - In questi ultimi anni di amministrazione Abbaticchio è cominciato il declino! Come mai? Le responsabilità sono da addebitare tutte alla politica schizofrenica del Sindaco».
«Cominciò con lo slogan "l'ASV non sarà più un poltronificio" - è la ricostruzione tratta dalla racconto di Natilla - alludendo alle nomine nel consiglio di amministrazione, che azzerò per nominare un amministratore unico, da lui prescelto col criterio dell'intuitu personae. Allo stesso non verranno rassegnati chiari indirizzi sulla gestione da perseguire per lo sviluppo della ASV, come ha dichiarato il consigliere Daucelli. Poi ci ripensa e sostituisce l'Amministratore Unico, addebitandogli errori per la partecipazione a gare, per il servizio di igiene urbana, in altri Comuni. Ma come? Se era lui stesso che controfirmava le istanze di partecipazione alle gare! Ancora, eccolo che tira fuori di nuovo le nomine per comporre il CdA della ASV e manda a farsi benedire il suo slogan "NO a trasformare ASV in un poltronificio". Oggi, in consiglio, lo abbiamo sentito censurare il CdA da lui stesso nominato».
«Insomma – conclude Natilla - se questa non è schizofrenia e incapacità amministrativa, cos'è? Il fatto grave è che ancora non è chiaro su chi ricadranno i debiti milionari della ASV».
«Cominciò con lo slogan "l'ASV non sarà più un poltronificio" - è la ricostruzione tratta dalla racconto di Natilla - alludendo alle nomine nel consiglio di amministrazione, che azzerò per nominare un amministratore unico, da lui prescelto col criterio dell'intuitu personae. Allo stesso non verranno rassegnati chiari indirizzi sulla gestione da perseguire per lo sviluppo della ASV, come ha dichiarato il consigliere Daucelli. Poi ci ripensa e sostituisce l'Amministratore Unico, addebitandogli errori per la partecipazione a gare, per il servizio di igiene urbana, in altri Comuni. Ma come? Se era lui stesso che controfirmava le istanze di partecipazione alle gare! Ancora, eccolo che tira fuori di nuovo le nomine per comporre il CdA della ASV e manda a farsi benedire il suo slogan "NO a trasformare ASV in un poltronificio". Oggi, in consiglio, lo abbiamo sentito censurare il CdA da lui stesso nominato».
«Insomma – conclude Natilla - se questa non è schizofrenia e incapacità amministrativa, cos'è? Il fatto grave è che ancora non è chiaro su chi ricadranno i debiti milionari della ASV».