Attaccata e uccisa dai cinghiali: cagnolina morta dopo un'aggressione

Le associazioni di difesa dei randagi chiedono l'intervento del sindaco

lunedì 14 maggio 2018 10.48
Viveva nei pressi dell'ITE Vitale Giordano di Bitonto insieme alla sua fedele compagna "Bella", ma qualche giorno fa ha subito l'attacco di un branco di cinghiali e non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate. È la storia di Molly, una randagia diventata da tempo "cane di quartiere", accudita da residenti e associazioni animaliste, morta, quasi certamente, dopo l'aggressione di un gruppo di facoceri.


«La piccola Molly stamattina ha subito un attacco dai cinghiali – racconta una volontaria che l'ha soccorso - lo dimostrano le decine di ferite grandi e profonde che aveva sul suo corpicino. Il veterinario ha fatto l'impossibile per salvarla, ma dopo 4 lunghe ore, il cuore di Molly ha smesso di battere».
La tragica fine di questo randagio è un destino cui potrebbero andare incontro anche altri animali domestici, ecco perchè l'appello al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, è a «prendere seri provvedimenti, anche perchè Molly si trovava proprio alle spalle della ragioneria, praticamente nel centro abitato. Cosa state aspettando?».
In realtà la questione è di competenza regionale, ma da via Capruzzi poco o niente è stato fatto sull'argomento. Solo pochi giorni fa, con notevole ritardo rispetto alle denunce sull'aumento degli esemplari partite da anni ormai, sono iniziate le prime attività di contenimento da parte del Parco dell'Alta Murgia, che ha cominciato a disporre trappole e recinti di cattura nei fondi degli agricoltori che avevano dato disponibilità.
La speranza è che, almeno in parte, questi provvedimenti siano in grado di frenare il fenomeno.