Aumento contagi e Puglia in zona bianca: ecco perché
I dati che hanno permesso l'inserimento della nostra regione nell'ordinanza del Ministro Speranza
lunedì 14 marzo 2022
La Puglia torna da quest'oggi, lunedì 14 marzo, in zona bianca, dopo che venerdì 11 marzo, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza con cui ha portato a 17 le regioni che tornano in quella fascia.
Ad Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sicilia, Toscana e Valle D'Aosta, infatti, si aggiungeranno da oggi anche Abruzzo, Basilicata, Campania, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Umbria e Veneto e la nostra regione. Restano ancora in area gialla Calabria, Lazio, Marche e Sardegna.
Le perplessità di molti cittadini è derivata dal nuovo aumento dei contagi delle ultime giornate, con l'aggiornamento di domenica 13 marzo che raccontava di 80152 attualmente positivi al Sars CoV2, di cui 571 ricoverati in ospedale.
Ma quel che invece ha contato per le valutazioni ministeriali è il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, che al 10 marzo era del 6%, nettamente inferiore alla soglia limite del 10%.
In realtà cambierà poco dal punto di vista delle regole, con l'unica eccezione della maggiore fruibilità di luoghi pubblici con meno vincoli. Le prossime settimane, in attesa del 31 marzo, data che rappresenta la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia, ci diranno quali effetti avrà prodotto questo provvedimento. Si teme, infatti, un ulteriore rilassamento che potrebbe portare ad un incremento costante delle infezioni. Dall'altra parte ci si aspetta che, con la fine delle giornate fredde, la situazione possa tornare nuovamente sotto pieno controllo delle autorità sanitarie.
Ad Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sicilia, Toscana e Valle D'Aosta, infatti, si aggiungeranno da oggi anche Abruzzo, Basilicata, Campania, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Umbria e Veneto e la nostra regione. Restano ancora in area gialla Calabria, Lazio, Marche e Sardegna.
Le perplessità di molti cittadini è derivata dal nuovo aumento dei contagi delle ultime giornate, con l'aggiornamento di domenica 13 marzo che raccontava di 80152 attualmente positivi al Sars CoV2, di cui 571 ricoverati in ospedale.
Ma quel che invece ha contato per le valutazioni ministeriali è il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, che al 10 marzo era del 6%, nettamente inferiore alla soglia limite del 10%.
In realtà cambierà poco dal punto di vista delle regole, con l'unica eccezione della maggiore fruibilità di luoghi pubblici con meno vincoli. Le prossime settimane, in attesa del 31 marzo, data che rappresenta la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia, ci diranno quali effetti avrà prodotto questo provvedimento. Si teme, infatti, un ulteriore rilassamento che potrebbe portare ad un incremento costante delle infezioni. Dall'altra parte ci si aspetta che, con la fine delle giornate fredde, la situazione possa tornare nuovamente sotto pieno controllo delle autorità sanitarie.