Avvelenato col diserbante fra atroci sofferenze. Così muore un randagio
Il cane di quartiere ucciso da una mano ancora ignota
giovedì 9 novembre 2017
10.50
C'è rabbia e sgomento fra i volontari del Canile Comunale di Bitonto per la morte di Birillo, il cane di quartiere amato da tutti avvelenato quasi certamente con l'utilizzo di un diserbante per uso agricolo. Un modo tremendo di togliere la vita a un essere vivente. «Birillo è morto tra atroci sofferenze – hanno raccontato i volontari - qualcuno può spiegare perchè tanta cattiveria gratuita? Era una gioia vederlo arrivare solare e scodinzolante!».
Da tempo era diventato la mascotte del canile, tanto che qualcuno aveva iniziato a prendersene cura costruendogli anche una cuccia per ripararsi dal freddo. E lui, Birillo, ricambiava a modo suo, salutando scodinzolante chiunque si avvicinasse per ricevere la sua razione di cibo o di coccole.
«Amore solo questo lui cercava da noi miseri umani – continuano ancora fra le lacrime le persone che lo conoscevano – e qualche mano infame ha tradito la sua fiducia incondizionata nell'uomo infliggendogli una delle sofferenze più atroci e vergognose che si possano compiere. Domani verremo in canile con la tristezza nel cuore perchè lui non sbucherà più da quella stradina e non verrai più a salutarmi».
Da tempo era diventato la mascotte del canile, tanto che qualcuno aveva iniziato a prendersene cura costruendogli anche una cuccia per ripararsi dal freddo. E lui, Birillo, ricambiava a modo suo, salutando scodinzolante chiunque si avvicinasse per ricevere la sua razione di cibo o di coccole.
«Amore solo questo lui cercava da noi miseri umani – continuano ancora fra le lacrime le persone che lo conoscevano – e qualche mano infame ha tradito la sua fiducia incondizionata nell'uomo infliggendogli una delle sofferenze più atroci e vergognose che si possano compiere. Domani verremo in canile con la tristezza nel cuore perchè lui non sbucherà più da quella stradina e non verrai più a salutarmi».