Bambino annegato, la Procura di Trani apre un'indagine
Sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Molfetta
sabato 8 luglio 2017
15.06
La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un'indagine sulla morte del bambino di 5 anni annegato ieri mattina nella piscina di una struttura privata tra Terlizzi e Sovereto.
Il pm di turno Michele Ruggiero ha aperto un fascicolo d'inchiesta e sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Molfetta guidati dal capitano Vito Ingrosso. Non è ancora chiaro cosa sia potuto succedere all'interno del centro estivo, di recente apertura, situato in prossimità di via Vecchia Sovereto.
Secondo i primi accertamenti il bambino era in compagnia del fratello più grande, 18 anni compiuti da poco, il quale però non era in acqua al momento dell'incidente. I genitori erano al lavoro. Le altre persone presenti in piscina non sanno raccontare cosa sia potuto succedere.
Forse, ipotizzano gli inquirenti, il piccolo ha fatto un tuffo, ha cominciato a bere acqua, perdendo subito conoscenza. Roba di attimi. Giusto il tempo di chiedere aiuto e chiamare i soccorsi.
Sul posto sono arrivati subito i medici del Servizio 118, l'ambulanza ha parcheggiato a bordo piscina, per oltre mezz'ora i sanitari hanno provato a rianimare il piccolo lì sul prato stesso, ma purtroppo non c'era più nulla da fare.
nella villa privata aperta al pubblico, utilizzata per lo più per ospitare feste di compleanno, pare non fosse attivo un servizio di salvataggio con bagnino. Ora le indagini dovranno accertare se la struttura, pur gestita in forma associativa, fosse obbligata a garantire un servizio di salvataggio.
Il pm di turno Michele Ruggiero ha aperto un fascicolo d'inchiesta e sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Molfetta guidati dal capitano Vito Ingrosso. Non è ancora chiaro cosa sia potuto succedere all'interno del centro estivo, di recente apertura, situato in prossimità di via Vecchia Sovereto.
Secondo i primi accertamenti il bambino era in compagnia del fratello più grande, 18 anni compiuti da poco, il quale però non era in acqua al momento dell'incidente. I genitori erano al lavoro. Le altre persone presenti in piscina non sanno raccontare cosa sia potuto succedere.
Forse, ipotizzano gli inquirenti, il piccolo ha fatto un tuffo, ha cominciato a bere acqua, perdendo subito conoscenza. Roba di attimi. Giusto il tempo di chiedere aiuto e chiamare i soccorsi.
Sul posto sono arrivati subito i medici del Servizio 118, l'ambulanza ha parcheggiato a bordo piscina, per oltre mezz'ora i sanitari hanno provato a rianimare il piccolo lì sul prato stesso, ma purtroppo non c'era più nulla da fare.
nella villa privata aperta al pubblico, utilizzata per lo più per ospitare feste di compleanno, pare non fosse attivo un servizio di salvataggio con bagnino. Ora le indagini dovranno accertare se la struttura, pur gestita in forma associativa, fosse obbligata a garantire un servizio di salvataggio.