Banda di ladri d’uva a Bitonto: rubati nella notte 80 quintali di uva da vino
La CIA Levante al fianco degli agricoltori danneggiati: «Serve un tavolo in Prefettura, i produttori sono esasperati»
martedì 18 settembre 2018
10.42
Appartengono a due diversi viticoltori gli 80 quintali di uva da vino rubati nella notte a Bitonto da una banda ben organizzata che ha letteralmente "ripulito" i loro vigneti.
I ladri si sono introdotti nelle proprietà approfittando dell'oscurità, poi si sono concentrati sulle piante, dunque, evidentemente, equipaggiati e organizzati per compiere il furto impiegando anche diverse ore. Così hanno potuto sottrarre ai legittimi proprietari circa 40 quintali di uva di qualità Trebbiano, altrettanti della varietà Montepulciano. I viticoltori, stamattina, una volta giunti nei vigneti si sono ritrovati a constatare l'amara sorpresa.
A denunciarlo è stata la sezione pugliese della Confederazione Italiana Agricoltori Levante, subito schierata al fianco degli agricoltori danneggiati per chiedere interventi urgenti da parte delle istituzioni.
«Ai produttori danneggiati, vogliamo esprimere la nostra solidarietà – ha detto, con amarezza, Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante - è chiaro, purtroppo, che la solidarietà non basta a ripagare questi viticoltori che, in una notte, hanno visto svanire il lavoro e i sacrifici di un intero anno di lavoro». Ai danni rappresentati dalla mancata vendita della produzione, si aggiungono quelli arrecati dai ladri ai vigneti.
«Bisogna mettere nelle condizione le forze dell'ordine di avere le risorse necessarie sia a coordinarsi con le guardie campestri sia a incrementare la loro presenza per la prevenzione e il controllo del territorio nelle zone rurali – ha spiegato ancora Ardito - diversi produttori stanno pensando di auto-organizzarsi, con ronde notturne nei campi. Non vorremmo che l'esasperazione generasse pericolose situazioni. Per questo chiediamo, come Cia Levante, declinazione provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, che il Prefetto convochi un tavolo per trovare soluzioni adeguate a contrasto di un fenomeno, quello dei furti in campagna, che sta esasperando gli animi e arrecando danni ingenti al comparto primario».
Il presidente ha poi voluto lanciare un appello a tutte le vittime: «Denunciate ogni episodio di furto, anche quelli meno clamorosi o i tentativi che, per fortuna o per l'intervento puntuale di chi vigila, non sono andati in porto. Ogni elemento è utile alle forze dell'ordine e alla magistratura per mappare e contrastare il fenomeno».
Con la campagna olivicola alle porte poi e la prevedibile diminuzione delle quantità di olive raccolte col conseguente aumento del valore delle produzioni, gli agricoltori saranno ancora di più nel "mirino" della criminalità.
«Occorre muoversi per tempo – mette in guardia Ardito - perché non è possibile che gli agricoltori, già messi a durissima prova da un anno tristemente caratterizzato dalle calamità naturali, debbano poi vedere cancellate le loro residue speranze di reddito da una nuova ondata di furti. Lo vogliamo ribadire: noi siamo a disposizione con proposte e piena collaborazione ad affrontare il problema strutturalmente, per questo riteniamo che la convocazione di un tavolo in Prefettura, con la partecipazione attiva di tutte le parti interessate e competenti, possa essere utile a dare una prima e celere risposta alla domanda di sicurezza che arriva dalle campagne, dalle nostre zone rurali, dai nostri agricoltori sempre più esasperati dalla situazione»
I ladri si sono introdotti nelle proprietà approfittando dell'oscurità, poi si sono concentrati sulle piante, dunque, evidentemente, equipaggiati e organizzati per compiere il furto impiegando anche diverse ore. Così hanno potuto sottrarre ai legittimi proprietari circa 40 quintali di uva di qualità Trebbiano, altrettanti della varietà Montepulciano. I viticoltori, stamattina, una volta giunti nei vigneti si sono ritrovati a constatare l'amara sorpresa.
A denunciarlo è stata la sezione pugliese della Confederazione Italiana Agricoltori Levante, subito schierata al fianco degli agricoltori danneggiati per chiedere interventi urgenti da parte delle istituzioni.
«Ai produttori danneggiati, vogliamo esprimere la nostra solidarietà – ha detto, con amarezza, Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante - è chiaro, purtroppo, che la solidarietà non basta a ripagare questi viticoltori che, in una notte, hanno visto svanire il lavoro e i sacrifici di un intero anno di lavoro». Ai danni rappresentati dalla mancata vendita della produzione, si aggiungono quelli arrecati dai ladri ai vigneti.
«Bisogna mettere nelle condizione le forze dell'ordine di avere le risorse necessarie sia a coordinarsi con le guardie campestri sia a incrementare la loro presenza per la prevenzione e il controllo del territorio nelle zone rurali – ha spiegato ancora Ardito - diversi produttori stanno pensando di auto-organizzarsi, con ronde notturne nei campi. Non vorremmo che l'esasperazione generasse pericolose situazioni. Per questo chiediamo, come Cia Levante, declinazione provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, che il Prefetto convochi un tavolo per trovare soluzioni adeguate a contrasto di un fenomeno, quello dei furti in campagna, che sta esasperando gli animi e arrecando danni ingenti al comparto primario».
Il presidente ha poi voluto lanciare un appello a tutte le vittime: «Denunciate ogni episodio di furto, anche quelli meno clamorosi o i tentativi che, per fortuna o per l'intervento puntuale di chi vigila, non sono andati in porto. Ogni elemento è utile alle forze dell'ordine e alla magistratura per mappare e contrastare il fenomeno».
Con la campagna olivicola alle porte poi e la prevedibile diminuzione delle quantità di olive raccolte col conseguente aumento del valore delle produzioni, gli agricoltori saranno ancora di più nel "mirino" della criminalità.
«Occorre muoversi per tempo – mette in guardia Ardito - perché non è possibile che gli agricoltori, già messi a durissima prova da un anno tristemente caratterizzato dalle calamità naturali, debbano poi vedere cancellate le loro residue speranze di reddito da una nuova ondata di furti. Lo vogliamo ribadire: noi siamo a disposizione con proposte e piena collaborazione ad affrontare il problema strutturalmente, per questo riteniamo che la convocazione di un tavolo in Prefettura, con la partecipazione attiva di tutte le parti interessate e competenti, possa essere utile a dare una prima e celere risposta alla domanda di sicurezza che arriva dalle campagne, dalle nostre zone rurali, dai nostri agricoltori sempre più esasperati dalla situazione»