Bitonto celebra il sacrificio di Anna Rosa Tarantino

Nella Giornata Nazionale delle Vittime di mafia il suo nome campeggia sulla facciata del Municipio

domenica 21 marzo 2021 9.56
È dedicata ad Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di uno scontro a fuoco tra bande rivali il 30 dicembre del 2017, la "Giornata Nazionale per la Memoria e l'Impegno contro tutte le mafie" che a Bitonto si è deciso di celebrare esponendo il suo nome sulla facciata del Municipio.

Un nome e una vicenda ricordati anche ieri durante l'iniziativa "A ricordar e riveder le stelle", una trasmissione, diffusa in streaming, del Coordinamento Regionale di Avviso Pubblico - la rete degli enti pubblici per la formazione civile contro le mafie - col supporto del Tavolo della Legalità di Monte Sant'Angelo e dell'associazione Libera. All'evento hanno partecipato, oltre al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, anche le figlie di Francesco Marcone - funzionario comunale ucciso a Foggia da ignoti con due colpi di revolver nel '95 - e di Luigi Luciani, vittima della Strage di San Marco nel 2017.

«Anna Rosa ha un nome – ha commentato il sindaco Abbaticchio - Come altre 1.001 persone che hanno perso ad oggi la vita per mano delle organizzazioni criminali. Come altre centinaia di migliaia di parenti, amici, giovani, bambini al quale è stato tolto il diritto a una felicità compiuta. Perché non si troverà mai pace nella propria vita se una persona che ami viene strappata via per interessi, malaffare, violenza».

«Il primo marzo 2017 – ha spiegato ancora il primo cittadino - lo Stato italiano ha finalmente riconosciuto l'inizio di questa primavera, il 21 marzo, come giornata nazionale per la memoria e per l'impegno contro tutte le mafie. In tanti aspettavano che il sangue versato per il Tricolore fosse riconosciuto da chi rappresenta questa Italia debole, ferita, impaurita, abbandonata. Ma, nonostante questo, in piedi per ricordarci il valore della nostra vita e della nostra presenza in questo momento, ancora una volta».
«Vi chiedo – è l'appello del sindaco - di ricordare ai vostri figli ed ai vostri amici cosa è accaduto, cosa potrebbe ancora accadere».