Bitonto celebra la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate - LE FOTO
Questa mattina la consueta deposizione della corona d'alloro ai piedi del Monumento ai Caduti di tutte le guerre
sabato 4 novembre 2023
12.00
È partito dalla sede cittadina dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci in piazza Aldo Moro il corteo istituzionale che questa mattina, sabato 4 novembre, si è recato in piazza Marconi per la consueta deposizione della corona d'alloro ai piedi del Monumento ai Caduti di tutte le guerre.
La cerimonia commemorativa ha visto la partecipazione del sindaco Francesco Paolo Ricci e di rappresentanti di giunta e consiglio comunale, oltre che di autorità militari, esponenti delle associazioni combattentistiche e scolaresche.
«In ogni conflitto non esiste mai un vincitore. Quando ricorriamo alle armi e alle guerre perdiamo tutti. Perde l'umanità. Nella Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, a 105 anni dal termine della "Grande Guerra", rinnoviamo un accorato appello alla pace. Quella pace che è richiamata nello stemma della nostra comunità. Quella pace che deve partire dalle nostre famiglie, dalle scuole, dalle associazioni - ha commentato il sindaco Ricci -. Oggi ricordiamo tutti i padri e i nonni che hanno sacrificato la propria vita per gli ideali di pace, libertà e democrazia. Un ricordo particolare va al concittadino Emanuele Coviello, recentemente scomparso, che dopo aver vissuto sulla propria pelle la disumanità della Seconda guerra mondiale ha continuato ad esortare i più giovani ad impegnarsi affinché nel mondo non ci sia più spazio per la violenza».
La cerimonia commemorativa ha visto la partecipazione del sindaco Francesco Paolo Ricci e di rappresentanti di giunta e consiglio comunale, oltre che di autorità militari, esponenti delle associazioni combattentistiche e scolaresche.
«In ogni conflitto non esiste mai un vincitore. Quando ricorriamo alle armi e alle guerre perdiamo tutti. Perde l'umanità. Nella Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, a 105 anni dal termine della "Grande Guerra", rinnoviamo un accorato appello alla pace. Quella pace che è richiamata nello stemma della nostra comunità. Quella pace che deve partire dalle nostre famiglie, dalle scuole, dalle associazioni - ha commentato il sindaco Ricci -. Oggi ricordiamo tutti i padri e i nonni che hanno sacrificato la propria vita per gli ideali di pace, libertà e democrazia. Un ricordo particolare va al concittadino Emanuele Coviello, recentemente scomparso, che dopo aver vissuto sulla propria pelle la disumanità della Seconda guerra mondiale ha continuato ad esortare i più giovani ad impegnarsi affinché nel mondo non ci sia più spazio per la violenza».