Bitonto dice addio a Nicola Schiraldi
Il ricordo dell'artista, amante di poesia e pittura, nelle parole di amici e conoscenti
lunedì 29 marzo 2021
10.36
Un improvviso malore ha portato via, a soli 51 anni, Nicola Schiraldi, artista pittore e poeta, amato e apprezzato dagli appassionati del settore non solo nella sua città d'appartenenza, Bitonto.
«Questo era già un bel ricordo – dice Marino Pagano, giornalista e studioso di storia e arte bitontino - non avrei mai immaginato lo diventassi anche tu. Con enorme tristezza, fortissimo Nicola. L'Inter, l'arte, la poesia. Da qualche parte torneremo a parlarne. Grazie per avermi coinvolto allora nella fase redazionale del tuo libro. Grazie per la tua fanciulla simpatia, l'allegria di ogni tuo saluto. Sembrava saltassi di gioia ogni volta che incrociavi un amico. La tua una purezza irriducibile, senza contaminazioni. Questo anche e soprattutto quando un velo di tristezza non celava qualche tua amarezza. E che impazienza quando confezionasti quella tua pubblicazione. Regala una possibile speranza a tutti i tuoi familiari, perché tanto tanto ti amavano e ti ameranno per sempre. Ne sono stato più volte testimone. A loro il mio abbraccio più commosso. I misteri rimarranno misteri e la rabbia per questo distacco, rabbia. Nondimeno voglio saperti felice».
Nicola era nato a Bitonto il 14 gennaio del 1970 e aveva frequentato il Liceo Artistico per assecondare la sua inclinazione sensibile e riflessiva.
«Nicola Schiraldi – scriveva Francesca Ancona presentando una sua personale di qualche anno fa - racconta bene la sua terra, le sue origini, la semplicità del sud. La sua arte non è un vanto, ma pura passione. Cerca altre strade, ma tutte le strade stranamente lo portano lì, alla cultura bitontina-pugliese che oggi è un vanto! con tanta globalizzazione. L'appassionato d'arte straniero che viene in Italia non cerca cose alla Picasso, Pop Art ecc. ma cerca la cultura di un popolo. Questo è un problema che pochi comprendono, certo l'espressione intima è importante e anche l'evoluzione, ma non bisogna dimenticare le proprie origini e questo Nicola Schiraldi lo sa bene».
«Personalità eclettica – prosegue la Ancona - i suoi interessi artistico-culturali spaziano dalla pittura, alla poesia e alla musica. Nicola nella sua spontanea espressione figurativa si avvicina allo stile impressionistico in punta di piedi, ma con una tecnica sicura e limpida, ricca di immagine e sensazioni, per cui il colore predomina come l'elemento comunicativo attraverso cui, il giovane artista trasmette le sue emozioni. In particolare i suoi "paesaggi" rivelano un chiaro significativo metaforico della vita, con una pennellata di speranza per una società migliore. In continua evoluzione artistica Nicola Schiraldi afferma il suo pensiero pittorico e ci interroga in un''indagine introspettiva che lui stesso respira».
«Questo era già un bel ricordo – dice Marino Pagano, giornalista e studioso di storia e arte bitontino - non avrei mai immaginato lo diventassi anche tu. Con enorme tristezza, fortissimo Nicola. L'Inter, l'arte, la poesia. Da qualche parte torneremo a parlarne. Grazie per avermi coinvolto allora nella fase redazionale del tuo libro. Grazie per la tua fanciulla simpatia, l'allegria di ogni tuo saluto. Sembrava saltassi di gioia ogni volta che incrociavi un amico. La tua una purezza irriducibile, senza contaminazioni. Questo anche e soprattutto quando un velo di tristezza non celava qualche tua amarezza. E che impazienza quando confezionasti quella tua pubblicazione. Regala una possibile speranza a tutti i tuoi familiari, perché tanto tanto ti amavano e ti ameranno per sempre. Ne sono stato più volte testimone. A loro il mio abbraccio più commosso. I misteri rimarranno misteri e la rabbia per questo distacco, rabbia. Nondimeno voglio saperti felice».
Nicola era nato a Bitonto il 14 gennaio del 1970 e aveva frequentato il Liceo Artistico per assecondare la sua inclinazione sensibile e riflessiva.
«Nicola Schiraldi – scriveva Francesca Ancona presentando una sua personale di qualche anno fa - racconta bene la sua terra, le sue origini, la semplicità del sud. La sua arte non è un vanto, ma pura passione. Cerca altre strade, ma tutte le strade stranamente lo portano lì, alla cultura bitontina-pugliese che oggi è un vanto! con tanta globalizzazione. L'appassionato d'arte straniero che viene in Italia non cerca cose alla Picasso, Pop Art ecc. ma cerca la cultura di un popolo. Questo è un problema che pochi comprendono, certo l'espressione intima è importante e anche l'evoluzione, ma non bisogna dimenticare le proprie origini e questo Nicola Schiraldi lo sa bene».
«Personalità eclettica – prosegue la Ancona - i suoi interessi artistico-culturali spaziano dalla pittura, alla poesia e alla musica. Nicola nella sua spontanea espressione figurativa si avvicina allo stile impressionistico in punta di piedi, ma con una tecnica sicura e limpida, ricca di immagine e sensazioni, per cui il colore predomina come l'elemento comunicativo attraverso cui, il giovane artista trasmette le sue emozioni. In particolare i suoi "paesaggi" rivelano un chiaro significativo metaforico della vita, con una pennellata di speranza per una società migliore. In continua evoluzione artistica Nicola Schiraldi afferma il suo pensiero pittorico e ci interroga in un''indagine introspettiva che lui stesso respira».