Bitonto fuori dal sostegno da 400 milioni del Governo ai comuni. Penalizzato il Sud
Su 6834 beneficiari 4163 sono al Nord. Abbaticchio (ItC): «Come sempre, Italia a due velocità»
lunedì 28 gennaio 2019
10.07
Dei 400 milioni di euro sbloccati dal Governo per i comuni italiani nemmeno un centesimo finirà nelle casse di Bitonto e, più in generale, in quelle dei comuni sopra i 20mila abitanti. Che, com'è noto, si concentrano per la maggior parte nel Nord Italia che di questo tesoretto riceverà la parte più consistente. La decisione era stata comunicata alcuni giorni fa dal Ministro Salvini, facendo scattare gli amministratori meridionali, penalizzati dalla scelta. In Puglia, per esempio, tra le più grandi e popolose regioni d'Italia, solo 15 milioni di euro saranno investiti sui piccoli comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici. Dei 4 milioni di abitanti, solo 1,5 riceveranno benefici da questo investimento, mentre i restanti 2,5, concentrati nei comuni più grandi, ne saranno esclusi.
Da Giovinazzo a Bitonto, da Acquaviva a Corato, Mola di Bari e Triggiano, la lista degli esclusi è lunghissima e 'trasversale' a tutte le province: nella Bat, spuntano Bisceglie e Canosa, nel foggiano Manfredonia, Cerignola, Lucera, S.Severo nel tarantino, Martina Franca e Ginosa, nella regione salentina Casarano, Gallipoli, Copertino, Mesagne, solo per citarne alcuni che si aggiungono ai sei capoluoghi.
«Perché sono esclusi automaticamente i capoluoghi di provincia e, in genere, tutte le realtà sopra i 20mila abitanti? - è la domanda di Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti ed esponente di Italia in Comune - forse perché storicamente i comuni più popolosi sono a sud e, in questo modo, si discrimina indirettamente (e ancora una volta) il meridione? Non si capisce, inoltre, perché questo provvedimento sia stato annunciato dal ministro dell'Interno Salvini che non ha competenze a riguardo. O meglio, si spiega, con la natura tutta politica di questo atto!».
Le conferme arrivano leggendo la mappa dei comuni beneficiari: su 6834 comuni ci sono ben 4163 del centro nord (61%) e 2671 del centro sud (39%) (con il Lazio, l'Abruzzo, il Molise e la Sardegna calcolati a sud). Una sproporzione, insomma, evidente, il commento tra le fila di amministratori e iscritti Itc Puglia.
«Mi spiace – ha detto il sindaco di Bitonto, nonché responsabile regionale del partito di Pizzarotti, Michele Abbaticchio - ma noi, pur contenti per quegli amministratori che avranno accesso a nuove risorse, non riusciamo a esultare per una notizia che viene data in maniera parziale. I dati vanno letti in maniera oggettiva e completa. Quello che il Viminale omette è che per quanti cittadini beneficeranno di nuovi servizi, ve ne sono altrettanti, anzi molti di più, per i quali le cose rimarranno assolutamente invariate. Peraltro, come detto, con un evidente 'pendenza' del piatto della bilancia in favore di una porzione d'Italia e a danno dell'altra. Come sempre, constatiamo che l'Italia va avanti a due velocità»,
Da Giovinazzo a Bitonto, da Acquaviva a Corato, Mola di Bari e Triggiano, la lista degli esclusi è lunghissima e 'trasversale' a tutte le province: nella Bat, spuntano Bisceglie e Canosa, nel foggiano Manfredonia, Cerignola, Lucera, S.Severo nel tarantino, Martina Franca e Ginosa, nella regione salentina Casarano, Gallipoli, Copertino, Mesagne, solo per citarne alcuni che si aggiungono ai sei capoluoghi.
«Perché sono esclusi automaticamente i capoluoghi di provincia e, in genere, tutte le realtà sopra i 20mila abitanti? - è la domanda di Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti ed esponente di Italia in Comune - forse perché storicamente i comuni più popolosi sono a sud e, in questo modo, si discrimina indirettamente (e ancora una volta) il meridione? Non si capisce, inoltre, perché questo provvedimento sia stato annunciato dal ministro dell'Interno Salvini che non ha competenze a riguardo. O meglio, si spiega, con la natura tutta politica di questo atto!».
Le conferme arrivano leggendo la mappa dei comuni beneficiari: su 6834 comuni ci sono ben 4163 del centro nord (61%) e 2671 del centro sud (39%) (con il Lazio, l'Abruzzo, il Molise e la Sardegna calcolati a sud). Una sproporzione, insomma, evidente, il commento tra le fila di amministratori e iscritti Itc Puglia.
«Mi spiace – ha detto il sindaco di Bitonto, nonché responsabile regionale del partito di Pizzarotti, Michele Abbaticchio - ma noi, pur contenti per quegli amministratori che avranno accesso a nuove risorse, non riusciamo a esultare per una notizia che viene data in maniera parziale. I dati vanno letti in maniera oggettiva e completa. Quello che il Viminale omette è che per quanti cittadini beneficeranno di nuovi servizi, ve ne sono altrettanti, anzi molti di più, per i quali le cose rimarranno assolutamente invariate. Peraltro, come detto, con un evidente 'pendenza' del piatto della bilancia in favore di una porzione d'Italia e a danno dell'altra. Come sempre, constatiamo che l'Italia va avanti a due velocità»,