Bitonto, la città in guerra contro i Velo Ok

Un altro (era in via Ricapito) distrutto e raso al suolo. Danneggiamenti simili si sono già verificati in passato

giovedì 30 dicembre 2021 21.45
A cura di Nicola Miccione
Ad agosto i Velo Ok di via Vacca e via Terlizzi abbattuti. Adesso è toccato ad un altro dispositivo, quello di via Ricapito. Si tratta di alcune delle 16 postazioni con funzione di dissuasione e di controllo della velocità veicolare installate, lo scorso anno, in alcune strade di Bitonto e delle frazioni di Palombaio e di Mariotto.

La Polizia Locale, che le utilizza con l'obiettivo di ridurre la velocità sulle strade più pericolose, sta indagando per ricostruire l'ennesimo episodio, in un territorio in cui la battaglia si sta consumando da mesi, danneggiando le colonnine vuote dal ruolo dissuasivo. Una sorta di autovelox fissi, ma con l'incognita rappresentata dal non sapere se dentro quelle scatole ci sia o meno il rilevatore di velocità: tre sono gli autovelox in dotazione agli uomini del maggiore Gaetano Paciullo.

L'obiettivo, naturalmente, è quello di non spingere troppo sul pedale dell'acceleratore in determinati tratti stradali. Eppure, nonostante i benefici per la sicurezza stradale (con la loro installazione si è ridimensionata la velocità, nda) non a tutti piacciono i Velo Ok: nei mesi scorsi, dopo l'installazione, c'erano stati commenti ostili, postati sulle varie piazze virtuali. Ma un conto sono le critiche, tutt'altra cosa è il gesto che è stato fatto, che non è vandalismo. Si tratta di un vero reato.

Un comportamento incivile che ha lasciato l'amaro in bocca al sindaco, Michele Abbaticchio, il quale non ha intenzione di arrendersi: l'amministrazione, che ha deciso di dotarsi di questi box lo scorso dicembre, li ha presentati sottolineando che hanno l'unico scopo di fare prevenzione, e non di fare cassa con le multe.