Bitonto manifesta per salvare l'ex Ospedale

Tutte le richieste da inviare alla Regione Puglia. Tanti cittadini hanno protestato con Domenico Damascelli

sabato 10 dicembre 2022 11.50
A cura di Gianluca Battista
Non solo un versante politico, ma anche tanti cittadini comuni sono scesi in strada questa mattina, 10 dicembre, davanti all'ex Ospedale di Bitonto per sostenere le ragioni del centrodestra, al fianco di Domenico Damascelli.
Una protesta composta ma allo stesso tempo veemente contro i tagli alla Sanità bitontina, contro la chiusura del Punto di Primo Intervento, che copre oltre 60mila utenti, per il ripristino del servizio di un'ambulanza medicalizzata, per la riapertura dell'Unità di Degenza Territoriale e soprattutto per ottenere, grazie ai fondi del PNRR la riconversione della struttura in Ospedale di Comunità.
Durante il suo intervento, Domenico Damascelli, leader dell'opposizione cittadina, ha annunciato anche un incontro già fissato per lunedì mattina in Regione Puglia, per poter discutere con i vertici dell'Ente della Neuropsichiatria Infantile, un servizio che a Bitonto si è rivelato prezioso per tantissime famiglie.
Con Damascelli erano davanti all'ex Ospedale anche i direttivi dei partiti e delle liste che lo hanno sostenuto alle ultime elezioni amministrative, nonché il Consigliere regionale e coordinatore metropolitano di Fratelli d'Italia, il santospiritese Michele Picaro. Presenti anche esponenti di liste e movimenti di centrosinistra, in accordo sulle ragioni della protesta.
Damascelli ha più volte ribadito la necessità di una battaglia condivisa, di uno sforzo collettivo dei bitontini che travalichi gli schieramenti politici e che porti a risultati concreti.
«Chi tace oggi è consapevolmente complice di questa situazione - hanno tuonato dal centrodestra in queste settimane - noi vogliamo che in questa città i servizi sanitari siano offerti in modo adeguato, affinché siano garantiti livelli essenziali di assistenza e sia tutelato il diritto alla salute».
Di seguito il documento integrale delle rivendicazioni del centrodestra e di una parte consistente dei cittadini, stanchi ormai di migrazioni anche per semplici esami diagnostici. Qui il video completo della manifestazione.

LA PIATTAFORMA DELLE RICHIESTE AD EMILIANO


NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO PRIMO INTERVENTO
Chiediamo sia scongiurata la chiusura del Punto di Primo Intervento che, fino ad ora, ha avuto quasi 5 mila accessi. Tutte queste persone dove andranno? L'Elettrocardiografo in dotazione al PPI di Bitonto, collegato alla centrale del Policlinico, negli ultimi tempi funziona ad intermittenza a causa di strumentazioni informatiche fatiscenti. Cosa si aspetta a renderlo funzionante h24?

AMBULANZA DEL 118 SEMPRE CON IL MEDICO A BORDO
Chiediamo che l'ambulanza del 118 sia presente a Bitonto e abbia sempre a bordo il medico, pronta per salvare tempestivamente tante vite umane. Togliere il medico dall'ambulanza del 118 significa mettere seriamente a rischio la vita delle persone.

RIAPERTURA UNITÀ DI DEGENZA TERRITORIALE
Chiediamo l'immediato ripristino delle attività dell'Unità di Degenza Territoriale (UDT), sospesa a marzo 2020 durante la pandemia e mai più riaperta: la motivazione ufficiosa è l'assenza di una scala antincendio, che però mancava anche quando il prezioso reparto era in funzione. Basta scuse e bugie: l'Udt sia riaperta subito, senza perdere altro tempo e si realizzi questa scala antincendio.

FONDI PNRR E RICONVERSIONE UDT IN OSPEDALE DI COMUNITÀ
Chiediamo siano subito programmati, come avvenuto in altri centri della nostra provincia, i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza anche per il nostro Presidio Territoriale di Assistenza. La Asl a che punto è? I cittadini hanno bisogno di risposte subito e soprattutto di una programmazione fattiva, affinché questi soldi finiscano in altri comuni o, peggio, che vengano restituiti all'Europa.

PERSI 5,5 MILIONI DI FONDI FESR DESTINATI A BITONTO
5,5 milioni di Fondi Fesr destinati alla riqualificazione del Presidio Territoriale di Assistenza di Bitonto sono andati in fumo perché non è mai stato redatto un progetto di riconversione definitiva dell'ex ospedale di Bitonto. È assolutamente inaccettabile, scandaloso e vergognoso la perdita di questo tesoretto, che doveva essere necessario a finanziare la riqualificazione del presidio bitontino.

PIÙ SICUREZZA: BASTA FURTI E BIVACCHI
Chiediamo di dotare la struttura di una sorveglianza H24, che consenta di garantire sicurezza agli utenti, agli operatori e alle attrezzature sanitarie e negli ambienti Presidio Territoriale di Assistenza. Nella struttura furti e bivacchi sono all'ordine del giorno: in una occasione è stata portata via anche una Fiat Punto dell'Azienda.

AMBIENTI FATISCENTI E AREE IN STATO DI ABBANDONO DA RIQUALIFICARE
Chiediamo una volta per tutte degli ambienti più idonei: non è possibile che i medici in alcuni casi debbano rinunciare all'utilizzo degli ambulatori solo perché ci sono infiltrazioni, umidità, piove all'interno. Vogliamo che uffici e ambulatori siano agibili e confortevoli, che le strumentazioni siano sfruttate al massimo delle loro potenzialità e che ci sia una risposta ai bisogni degli utenti.
Chiediamo la riqualificazione dell'intera area ex ospedaliera dove era situato il reparto di Medicina, dove poter ospitare servizi sanitari che oggi vengono erogati con difficoltà in ambienti non idonei.

TAGLIO ALLE LISTE D'ATTESA E AGENDE PRENOTAZIONI DA RIAPRIRE
Chiediamo siano riaperte subito le agende per smaltire quanto prima le lunghe liste d'attesa. L'immobilismo regionale porta a creare inevitabili falle anche nelle zone più periferiche come a Bitonto dove risultano chiuse le agende per prenotare le visite di alcune specialità (cardiologia, ortopedia, oculistica).

POTENZIALRE L'ASSISTENZA DOMICILAIRE INTEGRATA
Chiediamo di potenziare l'Assistenza domiciliate integrata (ADI) affinché siano assistite in tempi rapidi le fragilità croniche presenti in moltissime famiglie, che hanno urgente necessità di ricevere cure specifiche per pazienti fragili.

ATTIVAZIONE AMBULATORIO INFERMIERISTICO
Chiediamo l'attivazione per l'erogazione di prestazioni con particolare riguardo al paziente fragile: occorre garantire risposte appropriate ai bisogni di assistenza infermieristica della popolazione, prestazioni infermieristiche qualificate per l'Adi.

NUOVI SPAZI ADEGUATI ALLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Chiediamo l'impegno delle autorità amministrative e politiche per trovare nuovi ambienti idonei per svolgere le attività della Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza. Potrebbero essere individuati altri spazi nel Pta, che andrebbero solo adeguati e subito utilizzati. Abbiamo sottoscritto con le famiglie una lettera formale indirizzata al presidente della Regione Puglia, all'assessore regionale alla Sanità, al direttore del Dipartimento Promozione della Salute e al direttore generale della Asl di Bari: ora attendiamo risposte.

RIORGANIZZAZIONE GENERALE DI TUTTI I SERVIZI SANITARI DA EROGARE NEL PTA. RIQUALIFICAZIONE AMBIENTI E ATTREZZATURE
Chiediamo che sia effettuata in tempi rapidi una riorganizzazione generale di tutti i servizi da erogare nel Pta con l'obiettivo di fornire una risposta efficace ai bisogni di salute della popolazione. Occorre rivolgere particolare attenzione alle persone con patologie croniche, e riorganizzare gli ambulatori di Diagnostica radiologica, ecografica e Tac, Day Service medici, Day Service chirurgici, Servizio Consulenza Ambulatoriale Pediatrica (SCAP), servizi sociosanitari (Porta Unica di Accesso PUA e Unità di Valutazione Multidimensionale UVM), servizi sanitari dipartimentali, Laboratorio Analisi (Patologia Clinica)