Bitonto piange la scomparsa del pittore Nicola Tullo

Cordoglio da parte del sindaco Ricci: “Grande uomo di cultura”

martedì 11 luglio 2023 18.00
A cura di Federica Monte
Bitonto piange il pittore Nicola Tullo (in home in uno scatto di Massimo Capodanno, ndr), spentosi oggi 11 luglio ad 87 anni. Cordoglio e vicinanza da parte di tutta la cittadinanza, per la scomparsa di un uomo di cultura che ha saputo lasciare un segno tangibile del suo passaggio sulla terra.

Le centinaia di opere, prodotte durante la sua vita, raccontano un mondo che attinge dal mito e dalla civiltà contadina, senza mai dimenticare le persone, le tradizioni popolari, la natura come fonte inestimabile di ispirazione. Anni fa volle effettuare una corposa donazione alla Pinacoteca Ninive, inserita negli spazi museali della Fondazione Depalo-Ungaro di Bitonto, che custodisce alcune delle sue produzioni più belle.

«Pittore bitontino e grande uomo di cultura. Con la sua arte ha raccontato il dramma esistenziale di uomini e cose, senza mai perdere originalità e sguardo critico. I suoi insegnamenti continueranno a vivere all'interno degli spazi della Fondazione De Palo - Ungaro. Bitonto, Palombaio e Mariotto ti saranno per sempre grati», ha affermato il sindaco Francesco Paolo Ricci.

Commosso il ricordo di Nicola Pice: «È stato un pittore che non ha mai smarrito la coscienza di sé, sempre proiettato in quel voler penetrare nel mistero della vita. Egli, vivendo fortemente nel suo intimo le lacerazioni del nostro tempo e il dissidio interiore tra realtà - vuota e scarna - e irrealtà - corposa e sanguigna, ha saputo sviluppare una pittura assai incline a sottolineare il dramma esistenziale di uomini e cose, senza rinunciare ad un sottile lirismo, alla costruzione sapiente della architettura dello spazio e dei piani, privilegiando un colore a campitura piatta, con i personaggi come sospesi fuori del tempo, immersi in un'atmosfera di smisurato silenzio e di solitudine immensa. Non ha mai cambiato intenti poetici, restando fedele a sé stesso, alle sue inquietudini, ai suoi maestri, soprattutto Sironi, ma anche i pugliesi Stifano, Spizzico e De Robertis».