Bitonto protagonista assoluta della mostra sulla Puglia a Parigi
Il sito “Paris ZigZag” sceglie però Giovinazzo per la copertina con cui pubblicizzare l’esposizione transalpina
martedì 19 luglio 2022
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Giovinazzo ci mette la faccia, Bitonto la sua anima.
È proprio il caso di scriverlo, dato che una foto che ritrae il porticciolo e via Marina della bella località costiera del nord barese, con in vista la Cattedrale Santa Maria Assunta, è stata scelta da "Paris ZigZag", noto sito che offre suggerimenti per uscite e visite originali nella capitale francese, per promuovere la mostra "Apulia, mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer", visitabile presso l'Institut Culturel Italien di Parigi fino al prossimo 28 settembre (qui il link).
Una mostra, che ha aperto le porte lo scorso 5 luglio e che persino il quotidiano "Le Figaro" ha definito di "eccezionale qualità". Il suo obiettivo è di far scoprire la vera essenza di una terra affascinante, dove tutto parla di tradizione e di bellezza e il bianco della pietra è messo in risalto dal blu del mare. Attraverso un curato ed articolato percorso espositivo, si intraprende un viaggio alla scoperta dell'arte del passato, di chiese rurali impreziosite da affreschi parietali, impervie gravine, borghi da fiaba e maestose cattedrali romaniche, ovvero di quell'autenticità che attira da qualche anno molti turisti francesi, ma che merita di avere maggiore visibilità.
Tre le sezioni del percorso a dare un'idea completa della ricchezza storico-artistica della Puglia di cui si sa ancora troppo poco. La prima è la sezione archeologica (IV e III secolo a.C.), dove reperti mai esposti in Francia danno testimonianza di un susseguirsi di civiltà che hanno dato al territorio quell'unicità culturale che lo caratterizza. La seconda è la sezione medievale, dove, oltre ad un interessante video di sintesi delle tipicità artistiche e culturali pugliesi, si può ammirare la collezione di foto dell'artista Domenico Fioriello, in cui unica protagonista è Bitonto e il fascino dei quartieri del centro storico, dei suoi archi, delle sue vie e di elementi architettonici di pregio. Una perla spesso violentata, che però sorprende e coinvolge anche oltralpe.
L'ultima sezione, invece, mette al centro un altro capolavoro indiscusso pugliese. Si tratta del muretto a secco, che l'Unesco ha voluto fregiare del prestigioso titolo di patrimonio dell'umanità. Per l'occasione, infatti, sul prato del giardino dell'Istituto Culturale italiano l'artista Gianni Bozzi ha realizzato un esempio di muretto a secco usando due tonnellate di pietre originali pugliesi. A chiudere, poi, il percorso espositivo, le sculture "Ultima cena" di Francesco Schiavulli e "Macchina selezionatrice di raggi solari" di Lino Sivilli, due chicche che raccontano di una Puglia che è anche artigianato e modernità.
Giovinazzo e Bitonto riescono a sintetizzare tutti gli elementi celebrati nella prestigiosa mostra "Apulia, mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer": storia, arte, mare, pietra e terra vi sono tutti presenti e si combinano come pietre preziose di uno splendido mosaico che simboleggia la Puglia (G.S.).
È proprio il caso di scriverlo, dato che una foto che ritrae il porticciolo e via Marina della bella località costiera del nord barese, con in vista la Cattedrale Santa Maria Assunta, è stata scelta da "Paris ZigZag", noto sito che offre suggerimenti per uscite e visite originali nella capitale francese, per promuovere la mostra "Apulia, mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer", visitabile presso l'Institut Culturel Italien di Parigi fino al prossimo 28 settembre (qui il link).
Una mostra, che ha aperto le porte lo scorso 5 luglio e che persino il quotidiano "Le Figaro" ha definito di "eccezionale qualità". Il suo obiettivo è di far scoprire la vera essenza di una terra affascinante, dove tutto parla di tradizione e di bellezza e il bianco della pietra è messo in risalto dal blu del mare. Attraverso un curato ed articolato percorso espositivo, si intraprende un viaggio alla scoperta dell'arte del passato, di chiese rurali impreziosite da affreschi parietali, impervie gravine, borghi da fiaba e maestose cattedrali romaniche, ovvero di quell'autenticità che attira da qualche anno molti turisti francesi, ma che merita di avere maggiore visibilità.
Tre le sezioni del percorso a dare un'idea completa della ricchezza storico-artistica della Puglia di cui si sa ancora troppo poco. La prima è la sezione archeologica (IV e III secolo a.C.), dove reperti mai esposti in Francia danno testimonianza di un susseguirsi di civiltà che hanno dato al territorio quell'unicità culturale che lo caratterizza. La seconda è la sezione medievale, dove, oltre ad un interessante video di sintesi delle tipicità artistiche e culturali pugliesi, si può ammirare la collezione di foto dell'artista Domenico Fioriello, in cui unica protagonista è Bitonto e il fascino dei quartieri del centro storico, dei suoi archi, delle sue vie e di elementi architettonici di pregio. Una perla spesso violentata, che però sorprende e coinvolge anche oltralpe.
L'ultima sezione, invece, mette al centro un altro capolavoro indiscusso pugliese. Si tratta del muretto a secco, che l'Unesco ha voluto fregiare del prestigioso titolo di patrimonio dell'umanità. Per l'occasione, infatti, sul prato del giardino dell'Istituto Culturale italiano l'artista Gianni Bozzi ha realizzato un esempio di muretto a secco usando due tonnellate di pietre originali pugliesi. A chiudere, poi, il percorso espositivo, le sculture "Ultima cena" di Francesco Schiavulli e "Macchina selezionatrice di raggi solari" di Lino Sivilli, due chicche che raccontano di una Puglia che è anche artigianato e modernità.
Giovinazzo e Bitonto riescono a sintetizzare tutti gli elementi celebrati nella prestigiosa mostra "Apulia, mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer": storia, arte, mare, pietra e terra vi sono tutti presenti e si combinano come pietre preziose di uno splendido mosaico che simboleggia la Puglia (G.S.).