Bitonto ricorda Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di mafia

Domani la cerimonia nel terzo anniversario della sua uccisione

martedì 29 dicembre 2020 12.04
Bitonto ricorderà Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di mafia, nel terzo anniversario della sua tragica uccisione.
L'incolpevole anziana la mattina del 30 dicembre 2017 fu colpita a morte nei vicoli del centro antico della città durante uno scontro a fuoco tra clan rivali, mentre rincasava di ritorno dalla Santa Messa.

L'Amministrazione comunale intende ricordare quella tragica giornata con una manifestazione simbolica, che si svolgerà nel pieno rispetto delle misure per il contenimento della diffusione dei contagi da coronavirus.
Nel pomeriggio di mercoledì 30 dicembre sarà, dunque, deposto un fascio di fiori ai piedi della targa posta a memoria dell'uccisione della signora Anna Rosa all'inizio di via Porta Robustina.

Alle ore 16 il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che è anche vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, la rete di enti locali per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, accoglierà in piazza Cattedrale i rappresentanti istituzionali (tra gli altri, il presidente della Regione Michele Emiliano, la deputata Francesca Anna Ruggiero, il prefetto Antonia Bellomo, il sindaco della Città Metropolitana Antonio Decaro e il questore Giuseppe Bisogno) e delle forze dell'ordine a livello regionale, provinciale e comunale, invitati alla cerimonia insieme al parroco della Cattedrale e a due rappresentanti della famiglia Tarantino.

Dalla Cattedrale i partecipanti raggiungeranno il luogo della deposizione dei fiori, percorrendo alcune vie nel cuore del centro antico, nelle quali dal Natale dello scorso anno l'Amministrazione comunale ha voluto installare luminarie con le frasi simbolo dell'antimafia.

«La giornata dedicata al ricordo della povera Anna Rosa Tarantino – ha detto il sindaco Michele Abbaticchio – rappresenta un momento irrinunciabile per la nostra comunità, perché quel 30 dicembre di tre anni fa ha segnato un punto di svolta per le nostre coscienze. Il sacrificio di una persona innocente, uccisa solo per essersi trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, ha rafforzato in tutti noi la convinzione che occorre impegnarsi senza risparmiarsi, per consentire alla legalità di avere la meglio sul malaffare, perché solo così tutte le strade della città potranno tornare ad essere le nostre strade».