Bitonto spettrale ma se non calano i contagi fra gli under 30 nessun passo indietro
Il sindaco Abbaticchio continua con la linea dura: «Ricordiamoci cosa abbiamo fatto»
mercoledì 17 marzo 2021
9.02
Sono immagini spettrali quelle che arrivano dalle zone centrali di Bitonto nelle ore serali, inibita alle attività non essenziali per eliminare le occasioni di aggregazione in particolare per i giovani. È proprio fra loro, infatti, che i dati sui contagi da SarsCoV2 in città rivelano la percentuale di crescita maggiore. Una circostanza che ha condotto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, a confermare l'ordinanza con cui, già prima del dispositivo governativo, aveva inasprito le restrizioni su alcune attività commerciali.
«Alle 19,30 la Città si presenta vuota, assente – è il commento del primo cittadino - La verità è che l'ordinanza comunale previdente la chiusura anticipata alle 19 di tutte le attività economiche (salvo servizi a domicilio), nonché la chiusura dei parchi, obbliga la fascia più colpita in questo momento dal contagio (gli under 30) in "zona rossa" a due sole ragioni per uscire: per motivi di salute o di lavoro».
Restrizioni che potrebbero durare ancora a lungo se non si dovesse registrare un netto calo nelle percentuali di attualmente positivi fra i giovani.
«Non appena vedremo che l'assurda percentuale che li riguarda (41%) si ridurrà – spiega Abbaticchio - potremo tornare a decisioni meno drastiche. Sino ad allora ricordiamoci cosa abbiamo fatto. Se ognuno di noi ha fatto la sua parte. Io non ci dormo la notte, dopo ogni giornata che passa».
«Alle 19,30 la Città si presenta vuota, assente – è il commento del primo cittadino - La verità è che l'ordinanza comunale previdente la chiusura anticipata alle 19 di tutte le attività economiche (salvo servizi a domicilio), nonché la chiusura dei parchi, obbliga la fascia più colpita in questo momento dal contagio (gli under 30) in "zona rossa" a due sole ragioni per uscire: per motivi di salute o di lavoro».
Restrizioni che potrebbero durare ancora a lungo se non si dovesse registrare un netto calo nelle percentuali di attualmente positivi fra i giovani.
«Non appena vedremo che l'assurda percentuale che li riguarda (41%) si ridurrà – spiega Abbaticchio - potremo tornare a decisioni meno drastiche. Sino ad allora ricordiamoci cosa abbiamo fatto. Se ognuno di noi ha fatto la sua parte. Io non ci dormo la notte, dopo ogni giornata che passa».