Blitz contro la 'Ndrangheta: fermato il bitontino Franco Terlizzi

Dalla tv al carcere, per essere stato il presunto prestanome del figlio di Pepè Flachi, il boss della Comasina

martedì 6 settembre 2022 10.11
C'è anche Franco Terlizzi, 60enne originario di Bitonto, ma da anni residente nel lecchese, ex naufrago dell'Isola dei Famosi, fra i tredici arrestati questa mattina dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza nell'ambito di un'operazione contro la 'Ndrangheta scattata all'alba alla periferia di Milano.

Tra le 13 persone fermate dai finanzieri dei Comandi Provinciali di Pavia e Milano, unitamente a militari dello S.C.I.C.O. di Roma, spicca, oltre a Terlizzi, la figura di Davide Flachi, figlio dello storico esponente della 'Ndrangheta Pepe' Flachi, soprannominato il boss della Comasina e di Bruzzano, quartieri alla periferia nord di Milano, morto lo scorso gennaio.

L'erede di Pepè era a capo della banda dedita al traffico di cocaina, hashish, marijuana e armi, azzerata questa mattina al termine dell'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia milanese. Con lui è finito in manette anche Terlizzi, ex pugile, già pr della discoteca Hollywood di Milano, diventato celebre per aver partecipato all'Isola dei Famosi e per essere il personal trainer di tanti vip. Secondo gli inquirenti, sarebbe uno dei prestanome di Davide Flachi.

Nell'ambito di una complessa indagine denominata "Metropoli-Hidden Economy", le investigazioni economico-finanziarie hanno permesso di ricostruire i flussi di danaro e rilevare come una carrozzeria, utilizzata dagli indagati anche per la riparazione di auto in danno di istituti assicurativi, ed un negozio di articoli sportivi, entrambi ubicati nella provincia di Milano e formalmente intestati a terzi soggetti, fossero in realtà riconducibili all'indagato principale: Davide Flachi.

Le indagini hanno altresì permesso di ricostruire le rotte della sostanza stupefacente, con sequestri effettuati anche nel territorio svizzero, episodi estorsivi nei confronti dei clienti morosi e un traffico di armi anche da guerra, quali mitragliatori kalashnikov riforniti da cellule calabresi e balcaniche collegate. Sono in corso perquisizioni su tutto il territorio regionale con il supporto di altri Reparti e di mezzi aerei della Guardia di Finanza.

L'accusa a carico dell'ex naufrago all'Isola dei Famosi è associazione per delinquere finalizzata ad una serie di truffe assicurative su finti incidenti di auto e anche trasferimento fraudolento di valori. In particolare, come si legge negli atti, l'ex pugile avrebbe procacciato i clienti per la maggior parte delle frodi assicurative messe a segno dalla banda di Davide Flachi, titolare di fatto della Carrozzeria Nuova Milano srl, sequestrata nel blitz di oggi, con sede a Milano e attività a Cormano. Secondo l'accusa, l'attività era intestata fittiziamente a Terlizzi.

Stando al provvedimento di fermo (che dovrà essere convalidato da un gip), firmato dai pm di Milano Gianluca Prisco, Francesco De Tommasi e dal pm di Pavia Andrea Zanoncelli ed eseguito dalla Guardia di Finanza di Milano e Pavia, l'ex pugile si sarebbe occupato della stipula degli atti giuridici della società ​«di cui avrebbe fatto da prestanome e avrebbe preso parte con Flachi (anche accusato del reato di associazione mafiosa) ed altri alle discussioni su tematiche relative alla gestione della carrozzeria e del personale».

La carrozzeria sarebbe stata intestata a Terlizzi perché Flachi temeva, secondo gli inquirenti, che gli sarebbe stata sequestrata come misura di prevenzione dai magistrati. E Terlizzi, si legge sempre nel decreto di fermo, si sarebbe speso pure per ​«agevolare le denunce dei clienti presso la Stazione dei Carabinieri di Affori» sui finti incidenti.

E per questo avrebbe avuto rapporti con un ex appartenente all'Arma dei Carabinieri. Terlizzi, infine, si sarebbe messo d'accordo coi periti ​«conniventi pronti ad agevolare le truffe sulle assicurazioni».