Brandi: «Lascio il consiglio per dedicarmi al PD»

L'ormai ex consigliere comunale si occuperà della carica di segretario di partito

giovedì 5 novembre 2020 7.27
«Il mio impegno politico con oggi non subisce una battuta di arresto, ma una decisa accelerazione, nella ferma convinzione che la Politica sia essenzialmente vocazione all'agire in comune, non necessariamente nel Comune». Con queste parole Francesco Brandi, da poco riconfermato alla guida del Pd di Bitonto, ha deciso di commentare la sua decisione di lasciare il suo ruolo di consigliere comunale per dedicarsi solo a quello di segretario di partito. «È stato un onore rappresentare i cittadini della mia città in questa assise», ha detto Brandi ringraziando i rappresentanti dell'Ente e il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, «per l'enorme impegno profuso per il benessere di questa città e dei suoi abitanti», cogliendo l'occasione però suggerirgli «di cercare, sempre e comunque, il confronto e il dialogo con cittadini e amministratori».

«Per le numerose prospettive di miglioramento – prosegue Brandi - rivolgo a tutti un incoraggiamento a compiere scelte coraggiose anche se impopolari. Le ragioni delle mie dimissioni non sono ascrivibili ad un malcontento. Come sapete, da qualche mese sono stato rieletto segretario di Circolo del Partito Democratico e questo impegno intendo interpretarlo con il massimo delle energie disponibili. Energie che ritengo potranno essere ricavate da queste dimissioni».

«A ciò si aggiunge – spiega ancora l'ormai ex consigliere - il proposito di contribuire così all'entrata in carica, in surroga, del mio amico e collega di Partito, avvocato Domenico Pinto. La città ha bisogno di persone competenti e motivate dai giusti moventi. Sono certo che questa esperienza proietterà il consigliere Pinto verso un impegno nel Partito e nel Consiglio Comunale, da cui entrambe queste istituzioni trarranno importanti benefici. In un mondo, come quello politico, in cui la narrazione prevalente è quella di soggetti sprovveduti, abbarbicati forse proprio per questo ad incarichi immeritati, mi piace pensare perfino d'esser considerato avventato, pur di aver creduto di poter aumentare il mio bagaglio, alleggerendolo provvisoriamente».