Caccia illegale del cinghiale nel Parco: scattano due denunce

I Carabinieri Forestali li hanno sorpresi nel bosco di Ruvo: sequestrati 2 fucili e oltre 30 munizioni

giovedì 23 gennaio 2020 12.17
I Carabinieri Forestali hanno denunciato due soggetti, residenti a Palombaio ed a Mariotto, frazioni di Bitonto, per i reati di esercizio venatorio non consentito e introduzione di armi in area naturale protetta. Ad entrambi sono stati sequestrati due fucili e numerose munizioni a palla singola.

I due soggetti sono stati individuati dai militari della Stazione Parco di Ruvo di Puglia mentre utilizzavano alcune postazioni di caccia finalizzate all'abbattimento di cinghiali ben allocate ai margini del bosco nei pressi della località "La capoposta", in agro di Ruvo di Puglia, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

«I due - spiegano i militari in una nota stampa - avevano "pasturato" un'area ben precisa e con caratteristiche idonee ad attirare gli ungulati. Le pasture consistono nel foraggiare ossia disperdere al suolo alcuni alimenti (mandorle, legumi, patate) di cui vanno ghiotti i cinghiali. Gli stessi, che sono animali solitamente abitudinari, ritorneranno sulle stesse postazioni per alimentarsi, favorendo così i cacciatori pronti ad aspettarli per poi abbatterli».

Pertanto, individuate le pasture, i militari hanno atteso l'arrivo dei due soggetti fino a sorprenderli con le loro armi da sparo, imbracciate e pronte all'uso, così abusivamente introdotte all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. I due fucili da caccia e oltre 30 munizioni a palla singola, specifiche per l'abbattimento di animali da grossa taglia, sono state poste sotto sequestro preventivo.

Ora i due soggetti, residenti a Palombaio e Mariotto, frazioni di Bitonto, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Bari e dovranno rispondere in concorso fra loro dei reati di esercizio venatorio non consentito e introduzioni di armi in area naturale protetta.