Cane intrappolato in una ringhiera: salvato dai Vigili del Fuoco
Disavventura a lieto fine in via Celo. Gli eroi del soccorso arrivati dal Distaccamento di Molfetta
domenica 3 ottobre 2021
11.15
Nella lunga serie di salvataggi quotidiani che i Vigili del Fuoco compiono in tutta Italia c'è anche quello di un cane rimasto incastrato ieri mattina in una ringhiera di una proprietà privata a Bitonto. Per fortuna, si è trattato di una disavventura a lieto fine per l'animale: gli uomini del 115 lo hanno raggiunto e subito liberato.
L'episodio, che ha destato la curiosità dei passanti, è avvenuto ieri alle ore 08.30 in via Celo, quando un cane è entrato nella ringhiera, restando tuttavia incastrato con una parte del corpo. I caschi rossi, arrivati dal Distaccamento di Molfetta hanno allargato con un divaricatore le sbarre di ferro per permettere di svincolare l'animale, liberando definitivamente la parte posteriore dell'amico a quattro zampe: il cane, nei momenti in cui è rimasto intrappolato, non ha riportato ferite.
Non solo incendi, dunque. I Vigili del Fuoco sono impegnati anche soccorrere, aiutare e sono sempre capaci di inorgoglirci e renderci grati. Puntando ad un unico obiettivo: fare il proprio dovere. Loro, però, non si sentono degli eroi - sono uomini e donne che hanno famiglie -, ma solo dei veri professionisti del soccorso.
L'episodio, che ha destato la curiosità dei passanti, è avvenuto ieri alle ore 08.30 in via Celo, quando un cane è entrato nella ringhiera, restando tuttavia incastrato con una parte del corpo. I caschi rossi, arrivati dal Distaccamento di Molfetta hanno allargato con un divaricatore le sbarre di ferro per permettere di svincolare l'animale, liberando definitivamente la parte posteriore dell'amico a quattro zampe: il cane, nei momenti in cui è rimasto intrappolato, non ha riportato ferite.
Non solo incendi, dunque. I Vigili del Fuoco sono impegnati anche soccorrere, aiutare e sono sempre capaci di inorgoglirci e renderci grati. Puntando ad un unico obiettivo: fare il proprio dovere. Loro, però, non si sentono degli eroi - sono uomini e donne che hanno famiglie -, ma solo dei veri professionisti del soccorso.